Polizia Locale, aggressioni, Taser…

Venerdì 22 febbraio 2019 un Agente della Polizia Locale di Arezzo, Davide Frondaroli (nostro Dirigente S.U.L.P.L.) è stato aggredito e gravemente ferito da una risorsa tunisina che stava picchiando una donna.

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Il nostro Davide è una delle punte di diamante del Comando di Arezzo, preparato sia dal punto di vista professionale che operativo; è istruttore di arti marziali, ma tutte queste sue peculiarità non sono bastate a metterlo in salvo. Il tunisino  era una furia incontenibile e nella colluttazione gli ha causato con un calcio la frattura del perone, con una prognosi che da 36 è passata a 60 giorni e ancora l’intervento non è scongiurato, purtroppo.

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Negli attimi concitati della colluttazione è stato utilizzato anche lo spray, ma non è bastato. E se Davide avesse avuto in dotazione il Taser? un’ottima arma di difesa, capace di ridurre in maniera considerevole la probabilità di contatto tra l’operatore e il malvivente. Magari oggi, anziché essere immobile a letto, avremmo potuto vederlo in servizio per le strade di Arezzo al servizio dei Cittadini, per garantire loro Sicurezza. Questa ennesima aggressione ai danni di un appartenente alla Polizia Locale ci induce a riflettere ancora una volta sul nostro status e sulla questione tanto dibattuta delle dotazioni.

Anche nel 2018 la Polizia Locale in quanto ad aggressioni ha conquistato il podio insieme a Carabinieri e Polizia di Stato. Tutto questo avviene purtroppo nell’indifferenza totale dell’opinione pubblica e della parte politica. Per i Cittadini questo della violenza dilagante e troppo spesso impunita dovrebbe essere un dato allarmante, che dovrebbe spingerli a chiedere ai politici Sicurezza concreta per se e per le Forze di Polizia dislocate sui territori, deputate a difenderli.

E’ proprio in certi frangenti che la pistola ad impulsi elettrici potrebbe essere di grande utilità e potrebbe evitare il peggio, ma dobbiamo constatare che verso questo strumento di difesa da dare in dotazione anche alla Polizia Locale, ci sono ancora troppe inutili reticenze, espresse da buonisti, da gente insofferente alle divise, dettate da idiotologie infondate e veicolate spesso da associazioni sconosciute o da consiglieri di minoranza che usano la Polizia Locale per avere un attimo di visibilità e per sollevare polveroni contro i loro avversari politici. Ci riferiamo ad esempio agli Avvocati penalisti di Novara, ad esponenti di LeU, del PD, dell’ONU, di Amnesty International, Antigone, etc…

Il Taser è uno strumento operativo che se dato in dotazione, esercita una potenziale azione deterrente verso i delinquenti e servirà agli operatori di Polizia per difendere e difendersi. La stessa azienda produttrice ha sempre ribadito che il Taser non è mai stato causa di decessi. Tutto è tranne che uno strumento di tortura, diversamente da quanto sostenuto da taluni, e non è causa di morte per chi subisce la scarica elettrica. Gli operatori di Polizia infatti, non sono dei torturatori; è loro diritto poter salvaguardare la propria e altrui incolumità e vorremmo che fosse chiaro ai cittadini che spesso i politici locali fanno solo polemiche strumentali sul tema della Sicurezza che in campagna elettorale, insieme alla Polizia Locale diventa un loro cavallo di battaglia vincente per fare incetta di voti. A nostro avviso la priorità dei politici che a livello locale, Regionale e Nazionale amministrano il nostro Paese deve essere una e soltanto una: permettere a tutti gli operatori di Polizia, nessuno escluso, e sia nei piccoli comuni che nelle grandi città, di operare in sicurezza per poterla garantire ai Cittadini.

Negli Usa è almeno dal 2000 che la pistola Taser viene usata da Polizie Locali e Statali. Come sempre gli Stati uniti fanno da apripista rispetto all’Europa e all’Italia sulle politiche di sicurezza. Noi chiediamo al Ministro Salvini e ai politici locali di accelerare in tal senso, senza farsi irretire dalle polemiche prive di contenuto di chi, allergico alle Divise, vorrebbe mandarle allo sbaraglio e darle in pasto ai delinquenti nelle Piazze, durante la gestione dell’ordine pubblico o in situazioni ad alto rischio. Non si tratta di militarizzare le nostre città, si tratta semplicemente e realisticamente di tentare di salvaguardare il più possibile anche la Vita degli operatori di Polizia. Chiudiamo ribadendo che alla luce di quanto sopra esposto è necessaria anche la Riforma della Polizia Locale, senza se e senza ma. Sapete che ci stiamo lavorando giorno dopo giorno; la strada da percorrere è in salita e piena di insidie, ma noi non molliamo di un millimetro!

Al nostro Davide, un abbraccio fraterno e un sincero augurio di pronta guarigione, vogliamo che ritorni in pista il prima possibile!

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RASSEGNA STAMPA DELL’AGGRESSIONE:

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LANAZIONEAREZZO

TELETRURIA

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“Il Perbenista” tra luci e ombre… e la Polizia Locale

Partiamo dalla definizione di “perbenista”, riferito al modo di comportarsi di chi vuole apparire persona perbene, seguendo con qualche ostentazione le norme della morale comune o uniformandosi a quelle della classe sociale dominante.

Spesso però questo aggettivo viene usato con accezione negativa, che a nostro avviso ben si addice ad un blog denominato “Il Perbenista” che si definisce l’unico blog senza bavaglio, l’unico blog che graffia con le unghie e che afferma che l’informazione rossa è quella di regime, la nostra è quella libera della rete: Abbiamo scelto una donna alla direzione per poter graffiare “senza parole”…anche solo con una fotografia.

A più riprese, questo pseudo perbenista ha attaccato a nostro avviso, gratuitamente, la Polizia Locale affermando che “la grande casta dei colletti bianchi fa di tutto per rimanere intoccabile con l’aiuto di una classe politica spesso complice”, gettando discredito sulla stessa, insinuando, alludendo e a tratti accusandola di godere di privilegi, il tutto “avvalorato” in malo modo da una lettera anonima. Il privilegio sarebbe, udite bene, quello di parcheggiare le auto degli Agenti in un parcheggio privato ove, come si evince dalle foto, la sosta non è disciplinata ne da segnaletica, ne da parcometri.

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Questi gli articoli:

LE FOTO CHE INCASTRANO LA CASTA DEI VIGILI URBANI

ANCORA PRIVILEGI PER LA CASTA DELLA POLIZIA LOCALE

PARCHEGGI VIP PER LA POLIZIA LOCALE DI UDINE

Sia chi scrive la lettera anonima che chi scrive sul blog sembra conoscere molto poco la grammatica italiana; nel parlare della nostra Categoria sembra nutrire tutto, tranne che stima, il suo atteggiamento sembra essere una via di mezzo tra un “vigile” mancato e un cittadino che ha appena beccato una “multa”. Insomma tutto, fuorchè uno che possa essere in grado di scrivere su un blog graffiante e senza bavaglio!

Quella de “Il Perbenista” non è informazione, non è giornalismo d’inchiesta come scrive l’anonimo lettore, ma è un modo come un altro per unirsi alla folta schiera dei leoni da tastiera.
Tuttavia si dice che a scrivere possa essere un tale Marco Belviso, attuale addetto stampa del Sindaco Pietro Fontanini. Se così fosse, non comprendiamo il senso di questi attacchi inopportuni che, oltre a gettare ingiustamente discredito sulla Polizia Locale, sortiscono anche l’effetto di gettare ombre sull’attuale Amministrazione di centro-destra, insediatasi lo scorso maggio, che pare stia facendo un buon lavoro per la Categoria, abbandonata da anni; questo interessamento è dimostrato concretamente con il trasferimento della Polizia Locale dalla Uti-Friuli Centrale al Comune di Udine, dopo due anni molto travagliati, con la nomina del nuovo Comandante, con la nomina di un giovane Assessore alla Sicurezza Alessandro Ciani molto presente, con un bando di mobilità e in prospettiva con un possibile concorso per nuove assunzioni, che andrebbero anche a beneficio della cittadinanza di Udine in termini di Sicurezza. E’ grave a nostro avviso che con il suo agire poco obiettivo, l’addetto stampa del Comune, in qualche modo, non ne valorizzi l’operato.
Inserendo il nome di Marco Belviso nel motore di ricerca Google leggiamo che…

Marco Belviso condannato a un mese per “tentata violenza privata”

Fontanini-Belviso, la Procura indaga su un sospetto voto di scambio

Sequestrato il Blog di un candidato alle elezioni comunali di Udine. Il Perbenista.

Importanti rappresentanti politici dell’opposizione, in questi giorni, hanno presentato interpellanze per chiedere conto del comportamento di Belviso che, a tutti gli effetti è un dipendente comunale che senza fondato motivo accusa altri dipendenti comunali!

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Insomma un perbenista tra luci e ombre potremmo dire. Certo non avremmo voluto dare risalto ad un personaggio simile, ma come è noto, da 33 anni il SULPL si adopera quotidianamente per difendere la Polizia Locale a 360° e dunque è nostro dovere farlo anche in questo caso. Fortunatamente, anche tra i commenti a corredo dei post dedicati alla Categoria sulla pagina Fb de “Il Perbenista” , i lettori esprimono scetticismo circa la veridicità delle affermazioni di chi scrive.

Ricordiamo sempre che la diffamazione è un reato e siamo soliti depositare nelle Procure di tutta Italia esposti per segnalare eventuali fattispecie di reato che si configurano sui social e in rete.

                                                                                                          La Segreteria Nazionale SULPL

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