
Da giorni su Facebook continuiamo a leggere insulti contro la Polizia Locale di Bologna in merito alla vicenda della sanzione all’ ex consigliere Favia, ripresa ed amplificata dal critico d’arte Sgarbi (pensate un pò!). Il SULPL non può non intervenire.
Il momento difficile nel quale stiamo vivendo sta sottoponendo tutti, forze di polizia e cittadini, a fortissime tensioni che rendono sempre più difficile la situazione in cui i primi devono operare; la produzione vorticosa di DPCM ed ordinanze regionali e comunali, unito alle continue liti tra Governo ed Enti Locali, ha fatto sì che si siano dovute interpretare norme spesso poco chiare e contrastanti e questo in un Paese che, anche in fase di normale produzione normativa, la stessa spesso non riesce ad essere chiara ed esaustiva.
In questo la Polizia Locale, insieme alle altre Forze di Polizia, ha dovuto, deve e dovrà barcamenarsi tra due esigenze: quella di preservare il più possibile la salute e la vita delle persone (permettendo anche una rapida ripresa delle attività lavorative ed economiche) sanzionando i comportamenti che ledono tale diritto e quella di agire ”cum grano salis”.
Degli oltre 12 milioni di controlli effettuati in Italia, solo una infima percentuale è finita sui media locali o nazionali per presunti ”eccessi di zelo” o per veri e propri errori commessi dalle FFPP, siano esse locali o statali; il nostro sistema prevede, proprio per cercare di limitare tali errori, di appellarsi ad autorità di grado superiore che devono ”controllare i controllori”, decidendo chi ha ragione e chi no.
Nell’esprimere il massimo sostegno ai colleghi coinvolti nella tempesta mediatica e con l’intima certezza del loro corretto operare, non intendiamo entrare nel merito della sanzione perchè abbiamo rispetto (noi sì) delle regole e delle procedure di un ordinamento democratico, che prevede garanzie e tutele per chi ritiene di non essere in torto.
Ma proprio per questo duole constatare che alcuni politici o ex politici, rifiutandosi di far valere le proprie (presunte) ragioni presso gli organi competenti, scelgano la gogna mediatica per attaccare gli agenti (in questo caso di Polizia Locale) che di sicuro non hanno la presunzione dell’ infallibilità, ma che ritengono di operare sempre ”secondo scienza e coscienza” e che pretendono il rispetto istituzionale. Inutile quindi l’appello di Favia, sempre a mezzo Fb, al Presidente Bonaccini per richiedere l’annullamento della sanzione.
Per quanto riguarda il suo amico Sgarbi, preferiamo stendere un velo pietoso.
Nel suo video abbiamo assistito ad uno spettacolo indecente: 10 minuti di insulti ad un Categoria di Lavoratori che in questa emergenza si è prodigata a 360°, e che ora a causa di una politica incapace, si è trasformata da eroe in carnefice. Insulti del tipo
《Andate a cagare cari poliziotti inutili》
《Studiate Agenti del nulla》
《È un’azione illegale fatta da persone travestite con una Divisa che non meritano e che non li rappresenta》
Davvero uno spettacolo indegno! Ci riserviamo comunque eventuali azioni legali a difesa dell’immagine e del decoro della Polizia Locale diffamata a mezzo Facebook. Esprimiamo la nostra solidarietà anche a tutte le Categorie di Lavoratori che ancora sono in attesa degli aiuti economici del Governo. In questa situazione assurda non è giusto far diventare la Polizia Locale il capro espiatorio.
Il Segretario Regionale Agg. SULPL E/R Miriam Palumbo
Finalmente una risposta appropriata per ua vicenda che di appropriato non ha proprio nulla
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Tutti i veri lavoratori siano polizia locale che non sono soggetti da sempre all’attacco di Sgarbi, vive di sterili polemiche perché si è conquistato visibilità con la sua (cultura) che non ha niente a che fare col lavoro degli agenti.
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Uno come Sgarbi non merita nessun commento
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Sgarbi, sciacquati la bocca prima di parlare male di chi lavora per il paese … cosa che tu non hai mai fatto
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