Secondo comunicato post sciopero alla Polizia Locale, alla vera Polizia di Prossimità!
Dopo il conseguito SCIOPERO della POLIZIA LOCALE ITALIANA effettuato in data 15 gennaio u.s., attuato attraverso Presidi, Sit-In e Rappresentanze in tutt’Italia, riteniamo doveroso continuare ad informare la Categoria sulle iniziative intraprese e su quelle da intraprendere.
Giova ricordare gli eventi che hanno determinato la proclamazione dello stato di agitazione della Categoria, rimasto non conciliato e la, ovvia, successiva indizione dello sciopero:
- la prima Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati congiungeva, in un unico Disegno di Legge (DdL), tutte le proposte di modifiche alla Legge Quadro 65/86, presentate dai Gruppi parlamentari, tale progetto di legge veniva approvato all’unanimità dalla medesima Commissione, quali rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Parlamento ed eletti democraticamente dai cittadini;
- il testo predetto, successivamente, transitava al vaglio del Ministero dell’Interno (?!?) il quale veniva totalmente falsato – e mutava nel suo giusto precedente articolato – dalla burocrazia dei Prefetti, di quel dicastero, e reso inaccettabile alla Categoria.
Il Ministero dell’Interno ignorando completamente la nostra Carta Costituzionale, la quale all’art.70 stabilisce, in maniera inequivocabile, che la funzione legislativa è esercitata dai due rami del Parlamento – Camera e Senato – e non, evidentemente, dai funzionari burocrati del medesimo ministero – deformava il testo della Commissione con delle allucinanti indicazioni inaccettabili e derisorie per la Categoria, quindi IRRICEVIBILI e NON accettabili per il SULPL, per questi motivi le abbiamo respinte al mittente.
- Questa Organizzazione maggiormente rappresentativa, nella Polizia Locale Italiana, su sollecitazione degli Operatori ha aderito, rendendosi disponibile (annunciandolo prima dello sciopero) ad organizzare e partecipare alle riunioni indette nelle date del 19.01.22 e 11.02.22 dalla Consulta Nazionale di Polizia Locale d’Italia (raggruppa alcune Associazioni di Categoria con esclusione di quelle aderenti alla nostra Organizzazione) che ringraziamo!
- La partecipazione alle riunioni è sempre stata aderente allo spirito di lealtà che ci ha sempre contraddistinto da più di 35 anni e scevra da ogni preconcetto e da secondi fini, anzi sono state realizzate proprio per dare risposte ancora a chi crede nell’unità della Polizia Locale italiana.
- Nel corso del primo incontro, nel rispetto delle diverse opinioni delle associazioni e organizzazione sindacali, è emerso la posizione di Cigl, Cisl e Uil, le quali ritengono che la Polizia Locale Italiana debba rimanere ancorata al comparto attuale – con tutte le limitazioni e incongruenze che questo comporta, a cui abbiamo dato ampie spiegazioni e motivazioni oltre che raccogliere 600 mila firme proprio per questa problematica – con contratto di natura privatistico (non era una novità!) e NON solo, ma l’intento era ed è quello di riuscire a realizzare attività tutt’insieme in favore di quella divisa che onoriamo tutti i giorni, magari ognuno con le proprie convinzioni, ma uniti nella lotta per la riforma.
- Nella seconda riunione, nella quale si sarebbero dovute concordare le iniziative comuni da intraprendere, si registrava l’assenza della triplice e del CSA, si pattuiva di comunicare ad ANCI (parte datoriale – da noi incontrato più e più volte…sic!) la necessità di avere un confronto per rivendicare le opinioni congruenti.
Ora, dopo che abbiamo PER VOI urlato e chiesto l’unità della Categoria (che avevamo da tempo provato e riprovato ma che nonostante questo ci avete chiesto ancora di esplorare questo cammino, perché sui social, purtroppo, i Colleghi credono alle sirene del momento e che queste non operano MAI per un interesse unico della Polizia Locale, anzi devo dire che abbiamo purtroppo constatato, ulteriormente, che esistono troppi interessi personali e/o orticelli da continuare a coltivare, MENTENDOVI sempre e con costanza e continuità!!!) è emerso da comunicati pubblicati, i quali dimostravano il vero motivo dell’assenza di questi quattro soggetti nel secondo incontro – il loro vero scopo! Che non coincide certamente con il nostro ovvero con quello della Categoria. Fermarci/rallentarci!
Apprendevamo, infatti che cgil, cisl e uil avevano già chiesto un incontro con Anci, tenuto sulla riforma della Polizia Locale, avvenuto prima ancora della formulazione della richiesta ad ANCI da parte della Consulta e che il CSA aveva programmato e proclamato sciopero per il 25 marzo 2022 (forse in questo caso proprio per le elezioni delle RSU di Aprile pensando male….), poi posticipato perché rilevato errori da parte della Commissione di Garanzia al 29 Aprile e revocato anch’esso per i medesimi motivi …. (tra l’altro se lo avessero comunicato già al primo incontro con la Consulta avremmo, perché no, potuto partecipare anche noi!!!).
- Per quanto sopra il SULPL, dopo aver presenziato con i propri Dirigenti (Dott. Giuseppe Bonfilio e dott. Giovanni Iannello Leone) lealmente alle riunioni, si ritiene di continuare il nostro percorso che sarà individuato dalla Struttura con altre azioni di lotta ma sempre pronti a collaborare con quanti hanno veramente a cuore gli interessi dei LAVORATORI della Polizia Locale Italiana.
Nel frattempo abbiamo scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri – Draghi Mario – per renderlo edotto delle responsabilità del Ministero dell’Interno e dell’azzeramento del Parlamento italiano, relativamente alla nostra riforma!
Infine, siamo riusciti, grazie all’Onorevole Francesca Galizia, ad estendere per tutto il 2022, l’esclusione dal computo ai fini delle limitazioni di spesa per gli Enti sulle maggiori spese per il personale temporaneo della Polizia Locale.
Rivendicando e ribadiamo il motto UNITI SI VINCE, fatto proprio da questo S.U.L.P.L., Vi saluto fortemente e continuate a credere nel Vostro Lavoro, nella Vostra divisa ed insieme raggiungeremo uno degli obiettivi di queta Categoria.
Il Segretario Generale
Mario Assirelli
Modena, 19.02.2022
Primo comunicato – post sciopero del 15 gennaio u.s.
