Questo Sindacato di Categoria ha una storia lunga 37 anni, noi siamo la memoria storica di questa Riforma. Da almeno 20 anni lavoriamo sulle modifiche del riconoscimento dei Diritti e delle tutele dei Lavoratori della Polizia Locale, ma purtroppo siamo ancora qui, perché nonostante tutti i naufragi, ci vogliamo credere ancora una volta. Lo dobbiamo alla Categoria (quella che crede nella necessità del riconoscimento del ruolo già in essere, ma che le Istituzioni, oltre ai media nazionali, sono le uniche a non volerlo concretizzare) e lo dobbiamo al nostro Sindacato.
Negli anni, con indosso la nostra tuta da lavoro siamo andati anche al Ministero dell’Interno, a trattare con orgoglio per ottenere questo risultato; abbiamo raccolto 600 mila firme per promuovere la Legge anche di iniziativa popolare; senza dimenticare le decine di scioperi, compreso quella della fame, presidi, manifestazioni, cortei, sit-in davanti alle Prefetture, alle Regioni e non per ultimo quello a Bari, davanti alla sede del Presidente di Anci. Siamo volati più volte a Bruxelles a seguito di petizione n.0624/2017 per trattare con la Commissione Europea le problematiche della Polizia Locale. In quella sede è stata rilevata la mancata equiparazione alle altre Forze di Polizia, la violazione del codice etico europeo e contestualmente la medesima Commissione ha scritto per ben due volte, sollecitando, il Governo e il Ministero dell’Interno alla risoluzione della questione de quo. Ci siamo scontrati sempre duramente con chi l’ha ostacolata, in primis, come sapete, i burocrati del Ministero dell’Interno; abbiamo collaborato con tutte le forze politiche in campo, con tutti i relatori di volta in volta incaricati, pur di raggiungere l’obiettivo.
Nell’ultima Legislatura con l’On. Sibilia che ha promosso audizioni allargate anche a chi di Polizia Locale non sa nulla, o che rappresenta solo se stesso, abbiamo sinceramente assistito al caos totale; il fondo è stato toccato quando in audizione ha voluto interpellare anche i sindacati della Polizia di Stato, notoriamente contro la nostra Legge di Riforma.
Ad oggi non ci è ancora chiaro quale sia il pensiero di Fratelli d’Italia sulla Polizia Locale.Abbiamo incontrato già dal novembre 2022 a Palazzo Chigi il Capo di Gabinetto del Premier Meloni, il Ministro dell’Interno, Il Presidente del Senato, il Vice Presidente della Prima
Commissione Affari Costituzionali della Camera, il relatore di maggioranza, due dei tre sottosegretari al Ministero dell’Interno, il Presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato e il relatore indicato.
Il Disegno di Legge depositato sarà incardinato al Senato presumibilmente domani 16 maggio 2023 e contestualmente abbiamo inoltrato nuovamente gli emendamenti al DDL n.610, al quale abbiamo dato il nostro ampio contributo già in marzo.
Gli emendamenti ricalcano chiaramente la nostra linea di pensiero sulla Polizia Locale, ampiamente conosciuta. Se voleste inviarci i Vostri suggerimenti, ci rendiamo disponibili ad analizzarli per reinoltrarli alla Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato. Potete farlo all’indirizzo riforma@sulpl.it
Lo stesso verrà discusso dopo aver raccolto tutti gli emendamenti e aver avviato le audizioni. Noi riteniamo sia necessaria la Delega al Governo, come concordato con le attuali forze politiche di maggioranza alla Camera dei Deputati, per accelerare la Legge di Riforma; non possiamo attendere, per l’ennesima volta, l’intera Legislatura. La Categoria è stanca e non lo merita.
Non abbiamo ben compreso questo cambio di programma. Nel disegno di Legge a nostro avviso ci sono elementi molto aleatori. Il DDL 610 su iniziativa parlamentare del Sen. Alberto Balboni (FDI) ricalca quello depositato dal Sen. Rampelli nel 2018. Da Fratelli d’Italia ci saremmo aspettati un’idea ben più ampia e partecipata con chi rappresenta oggettivamente la Polizia Locale (e non certamente i sindacati rappresentativi, oggi presenti nello scenario italiano che non rappresentano certamente la polizia Locale italiana); sulla Riforma della Polizia Locale, ci saremmo aspettati più diritti, più tutele, ci saremmo aspettati una profonda conoscenza dello status di questi Lavoratori.
Anche questa volta l’intendimento è di ascoltare tutti e questo è deleterio per la Categoria, e la storia lo insegna. Non è dato sapere cosa pensa il Legislatore della Polizia Locale. Il nostro timore è che possa essere promossa una Legge che non soddisfi affatto ciò che la Polizia Locale, giustamente, si aspetta e ne tantomeno le esigenze e le necessità dei cittadini che hanno sempre più necessità di avere una Polizia del territorio, cioè una vera Polizia di Prossimità, che si identifica solo con la Polizia Locale italiana. Siamo attenti e non preoccupati, questa è la verità.
Da parte nostra continueranno in modo trasversale e senza sosta le interlocuzioni con tutti i soggetti titolati ad operare su questa Legge, ma dopo tanti anni e tanti sacrifici, tanta sopportazione di palesi ingiustizie e di trattamenti discriminatori, pur con tutta la buona volontà, possiamo essere solo cautamente ottimisti… perché non esserlo!
Noi vogliamo una Legge di Riforma che dia veramente DIGNITA’ alla Polizia Locale e che la equipari a 360° alle altre Forze di Polizia. Non vogliamo una timida Riforma, vogliamo una Legge dirompente, che rappresenti un vero e proprio voltare pagina.
Chi ci conosce sa che non lavoriamo sotto i riflettori in cerca di visibilità. Noi vogliamo portare a casa i risultati. Come sempre facciamo da anni, vi terremo costantemente informati. Noi vi diremo sempre la verità! Vi chiediamo solo un’unica cosa, SOSTENETECI!
Un fraterno abbraccio, Mario
