Giornata della Memoria della Polizia Locale Italiana

DAL 2006, IL 12 SETTEMBRE E’ PER NOI LA GIORNATA DELLA MEMORIA, DEL RICORDO. LO SCOPO DI QUESTA COMMEMORAZIONE E’ DI NON DIMENTICARE TUTTI I COLLEGHI DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA CHE, SACRIFICANDO LA LORO VITA, HANNO COMPIUTO IL PIU’ GRANDE E SIGNIFICATIVO GESTO DI ALTRUISMO VERSO LA COLLETTIVITA’, E QUINDI IN DIFESA DEI CITTADINI.

IN UNA SOCIETA’ IN CUI I VALORI TENDONO A DISSOLVERSI, IN UN TEMPO FATTO DI VIOLENZA, IN UN TEMPO SENZA MEMORIA, E’ NOSTRO DOVERE DONARE L’IMMORTALITA’ AI NOSTRI EROI POSITIVI, PROPRIO ATTRAVERSO IL RICORDO CHE CELEBRIAMO QUEST’OGGI.

IN QUESTO MODO LE LORO AZIONI, I LORO VALORI, I LORO SENTIMENTI, I LORO IDEALI POTRANNO RESISTERE ALL’OBLIO E I NOSTRI AMATI COLLEGHI CONTINUERANNO A VIVERE NEI NOSTRI CUORI E LA LORO ESSENZA POTRA’ ESSERE DI SPRONE E ISPIRAZIONE PER LE GENERAZIONI FUTURE.

IN QUESTA VESTE DI “ESPLORATORI DELLA MEMORIA” SAREMO CUSTODI DEL RICORDO DEL SACRIFICIO E DEI VALORI DEI NOSTRI COLLEGHI E PUNGOLO PER QUELLE ISTITUZIONI CHE CONTINUANO A CONSIDERARCI FIGLI DI UN DIO MINORE E PER QUEI DIRIGENTI POCO ATTENTI ALLA SICUREZZA DEI PROPRI UOMINI E DONNE DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA.

PRIMA DI RICORDARE I NOSTRI COLLEGHI CADUTI NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE, ABBIAMO VOLUTO RICORDARE IL NOSTRO FRATELLO DI VITA PAOLO SARASINI CHE IL 5 AGOSTO DI QUEST’ANNO, DOPO UNA GRAVE MALATTIA, IN PUNTA DI PIEDI CI HA LASCIATI.

🖤Ti rialzerò, ti solleverò
Su ali d’aquila ti reggerò
Sulla brezza dell’alba ti farò brillar
Come il sole, così nelle mie mani vivrai 🖤
(tratto da “Su ali d’aquila”)

PAOLO NON E’ UN CADUTO NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE, MA E’ UN FRATELLO CHE TANTO HA CREDUTO IN QUESTA CATEGORIA E TANTO HA DATO A QUESTO SINDACATO E ALLA POLIZIA LOCALE ITALIANA.

E VOGLIAMO RICORDARLO CON IMMENSO AFFETTO, PROPRIO RILEGGENDO ALCUNI PASSAGGI DELLA SUA PREGHIERA PER I CADUTI, LETTA LO SCORSO ANNO, QUANDO ANCORA ERA TRA NOI. IN QUELLE PAROLE SI CELA LA SUA SENSIBILITA’ E IL SUO CREDO PER IL VALORE INTRINSECO DI QUESTA GIORNATA:

LA MEMORIA NON E’ SOLO UN’ECO LONTANA.

OGNI RICORDO VIVE NEL NOSTRO INTIMO, E AL DI FUORI DI NOI, CON LE NOSTRE AZIONI.

LA MEMORIA E’ VIVA.

LA MEMORIA E’ VITA.

STA A NOI FAR SI CHE QUOTIDINAMENTE L’IMMAGINE DEI NOSTRI AMICI E COLLEGHI NON RIMANGA SOLO UN RIFLESSO, MA SIA UNA CERTEZZA, PROSEGUENDO NELLA LORO OPERA.

I NOSTRI COLLEGHI SONO PRESENTI PiU’ CHE MAI, E SEMPRE CI SARANNO; I LORO NOMI NON DIVENTERANNO UN’IMMAGINE SFUOCATA, ANZI IL TEMPO RENDERA’ LORO GLI ONORI CHE SI MERITANO…

La cerimonia è stata molto emozionante. Un grazie alla Segreteria di Genova che ha organizzato tutto alla perfezione. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per questa giornata e a coloro che hanno partecipato con il cuore. Un ringraziamento al Sindaco di Genova e a tutte le autorità convenute. Arrivederci al prossimo anno. Mario Assirelli

Preghiera dei Fedeli del Segret. Generale Mario Assirelli

Interventi:
👉Generale di Corpo d’Armata degli Alpini, Marcello Bellacicco
👉Sindaco di Genova, nonché Presidente Anci Liguria Marco Bucci

Intervento del Segretario Generale Mario Assirelli

FOTO

Buon viaggio Paolo…

Stamattina nella Chiesa di Santa Franca a Piacenza, parenti, Colleghi e Amici hanno salutato per l’ultima volta il nostro Paolino.

Una chiesa gremita e commossa. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questo momento di profondo dolore. Un ringraziamento anche alle Segreterie delle Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Lombardia, Calabria e Puglia che hanno partecipato con una loro delegazione.

Questo l’ultimo saluto commosso del Segretario Generale Mario Assirelli, Fratello di Vita di Paolo Sarasini:

PAOLINO ( un mio termine simpatico che uso per chiamare Paolo vero Fratello non di sangue ma di vita) GRAZIE PER ESSERTI FATTO CONOSCERE, UN VERO UOMO, RARI DA INCONTRARE IN QUESTA SOCIETA’ FATTA DI APPARENZA E DI FALSE PAROLE.
IN TRENT’ANNI HAI LOTTATO STRENUAMENTE PER DIFENDERE I DIRITTI DEI LAVORATORI – CON LA “L” MIUSCOLA – DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA PER AIUTARLI E TUTELARLI PERCHE’ I TUOI PRINCIPI/ IDEALI ERANO QUELLI – SANI E LIBERI – PER COMBATTERE L’INGIUSTIZIA CHE REGNA IN QUESTA CATEGORIA E TUTTO QUESTO, USANDO UN EUFEMISMO, TI FACEVA MOLTO ALTERARE.
PAOLO UN ALTRUISTA E UN UOMO DI CUORE IN TUTTI I CAMPI – DOVEVATE VEDERLO QUANDO ANDAVAMO PER L’ITALIA INTERA E IN EUROPA COME, APPENA GIUNTI A DESTINAZIONE, CHIAMAVA IMMEDIATAMENTE PRIMA, LA SUA MAMMA E POI LA SILVIA – UN UOMO D’ONORE E DI CREDO SIA NEL CAMPO SINDACALE CHE DEONTOLOGICO IN QUELLO PROFESSIONALE UN ESEMPIO.
LE TUE QUALITA’ UMANISTICHE ERANO INEGUAGLIABILI C’ERA SOLO DA IMPARARE.
NON DOVETE PIANGERE IN QUANTO CON PAOLINO, LO ABBIAMO SEMPRE AFFERMATO DAVANTI ALLA MORTE, CHE FA PARTE DELLA VITA, NON SI PIANGE MA SI RICORDA E SI BRINDA ALLA MEMORIA!
E LO FAREMO ANCHE OGGI CON QUALCHE DIFFICOLTA’ IN PIU’.
LA FORZA DEL PENSIERO E’ ENORME ED E’ PER QUESTO CHE SARAI SEMPRE CON NOI!
QUESTA BANDIERA L’HAI TENUTA TU PER UN’INFINITA’ DI TEMPO, IN VECE MIA, ORA LA PORTO IO PER TE!!!

IL NOSTRO SIMBOLO, IL SIMBOLO DEL SINDACATO IN DIVISA E IMMAGINE DI TANTE BATTAGLIE.
AVEVI QUASI COMPLETATO IL MOSAICO DELLA VITA, TI RICORDI PAOLO ? UN ULTIMO TASSELLO L’HAI INSERITO CON NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO ……….
HAI LASCIATO UNA VORAGINE IN ME E NEL SULPL CHE SARA’ DIFFICILE SANARE E COLMARE COME NEI LAVORATORI.
QUESTO NON PUO’ E NON VUOLE ESSERE UN ADDIO MA SEMPLICEMENTE UN SALUTO E UN ABBRACCIO MIO PERSONALE E DI TUTTA LA DIRIGENZA SULPL E DELLE CENTINAIA DI ISCRITTI CHE TI HANNO CONOSCIUTO, APPREZZANDONE I TUOI VALORI – L’ONORE IL CREDO E LA GIUSTIZIA.
A PRESTO PAOLINO

Questo il pensiero dedicato a lui da Miriam, Amica inseparabile, Collega e nostra Dirigente:

Non è facile esprimere l’inesprimibile; ma farò un tentativo per raccontare chi è Paolo.

Paolo è la persona più buona, umile, disinteressata, leale, altruista, generosa, intelligente, che abbia mai conosciuto.

Paolo è talmente speciale, da essere per pochi. Non tutti sono in grado di coglierne l’essenza.

Io sono una privilegiata, perché ho ricevuto il dono di poter percorrere un tratto di strada accanto a lui e di entrare a far parte del suo mondo; gliene sarò grata per sempre: un mondo favoloso, magico, fatto di passioni, di sogni, di ideali… quelli veri, che se inseguiti possono elevare l’animo umano e renderlo migliore. Un mondo, quello di Paolo, intriso dei suoi valori, nel quale trova spazio anche il suo adorato latino e le sue carte magiche. Questa eredità di valori e di affetti non deve andare perduta; la custodirò gelosamente e ne farò tesoro, per far vivere nel tempo i suoi ideali.

Anche a lavoro, e la presenza e la commozione di tanti colleghi ne sono la dimostrazione, per la maggior parte di noi era un punto di riferimento indiscusso: un leader, non un capo. Era amato da tutti i suoi “ragazzi”, come ci chiamava lui; e sono certa di interpretare ed esprimere i sentimenti di tutti i Colleghi, quelli sinceramente affezionati.

Nella Vita personale, lavorativa, sindacale, ha sempre messo a disposizione di tutti, tutto se stesso.

Per quasi due anni ha lottato con tutte le sue forze contro un’ atroce e ingiusta malattia, ma affrontata sempre con coraggio, con profonda dignità, benevolenza, pazienza, con infinito spirito di sopportazione e con speranza. Addirittura in più di un’occasione è stato lui a darci coraggio, e mai, ci ha negato quel suo sorriso, che era un porto sicuro.

Paolo amava la vita più di ogni altra cosa; mi diceva sempre che lui non aveva paura della morte, ma che gli dava fastidio perché non gli avrebbe permesso di fare tante cose che aveva in programma; Paolo aveva ancora tanto da fare, da insegnare, da dire, da raccontare, da vivere!

Sapete, in Paolo c’è della poesia: ha il dono di incoraggiare, guidare, spronare le persone a cui vuol bene, cerca di tirare fuori il meglio, cerca di renderle migliori e pronte ad affrontare la vita… Lui c’è sempre, ma un passo indietro. Prima che se stesso, vengono gli altri.

Di Paolo preferisco parlare al presente perché, come tutti gli angeli continuerà a starci accanto per il resto del nostro cammino, con il suo stile unico, con discrezione e in punta di piedi, così come è andato via…

Quest’anima bella vivrà per sempre nel ricordo e nel cuore dei suoi affetti.

Un grazie di cuore a tutti gli Amici che con un gesto o con una parola hanno fatto sentire la loro vicinanza ed in particolare a Manuel e alla Croce Rossa di Bobbio perché hanno mostrato grande sensibilità.

Vi lascio leggendovi il suo testamento, un vero e proprio inno alla vita, scritto da Paolo in occasione dell’ultimo suo Natale…

ILPIACENZA

RIFORMA: ENNESIMA UMILIAZIONE DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA. SCENDIAMO IN PIAZZA, UNITI PIÙ CHE MAI! Lo Sciopero Nazionale avverrà a pochi giorni dal decennale della tragica scomparsa del Collega Nicolò Savarino.

Il S.U.L.P.L. nel prendere atto delle modifiche apportate dal Ministero degli Interni al testo unificato sulla legge di riforma della Polizia Locale conferma lo Sciopero Nazionale della Categoria che si terrà il giorno 15 gennaio 2022. Ancora una volta la Polizia Locale è stata umiliata e trattata dai burocrati statali come la Cenerentola tra le Forze dell’Ordine. Dinnanzi alle Prefetture verranno predisposti dei presidi fissi dove si effettueranno  volantinaggi in cui saranno distribuite le nostre richieste sia alla collettività che ai politici, sit-in e rappresentanze. Si attendono vostri pensieri, lettere e quanto ciascun Collega vorrà far pervenire alla scrivente segreteria insieme ad idee per ulteriori azioni di lotta. Smettiamo, per una volta, di partecipare all’evoluzione della polizia locale online, ma portiamoci realmente in piazza per dimostrare il nostro stato d’animo, la nostra rabbia, urlando le nostre rivendicazioni e i giusti diritti di Lavoratori deputati alla sicurezza.          
              I presidi saranno aperti a chiunque voglia esserci – anche con bandiere diverse, ma con il medesimo obiettivo, senza vincoli ideologici – con altri stendardi quali essi siano, ma dimostrando attivamente che non si può continuare a rinviare l’emanazione di una legge che rende giustizia alla Polizia Locale e tuteli il nostro sempre più difficile lavoro quotidiano.
              Lo Sciopero Nazionale avverrà a pochi giorni dal decennale della tragica scomparsa del Collega Nicolò Savarino avvenuta a Milano il 12 gennaio 2012. Non dobbiamo dimenticare mai che anche questa vita offerta per far  rispettare le regole comuni, la coesione sociale, rende sempre più evidente che non possiamo essere considerati impiegati in uniforme, ma che siamo una vera e presente Polizia di Prossimità  e che questa non può più essere denigrata e considerata figlia di un dio minore così come ha dimostrato di pensare anche questo Governo, accettando supinamente le inaccettabili modifiche apportate. In questo difficile momento non chiediamo risorse economiche – e solo noi sappiamo quanto ne avremmo necessità – ma chiediamo che vengano riconosciuti i nostri DIRITTI per poter operare al  meglio per la nostra Nazione e disposti a rischiare quotidianamente – ma con eguale dignità di trattamento dei colleghi delle polizie ad ordinamento nazionale – la nostra incolumità per la Comunità in cui viviamo.
              Se credi veramente nel tuo lavoro dimostralo fattivamente e realmente partecipando allo Sciopero Nazionale della Categoria e dando visibilità ai nostri presidi  insieme al SULPL, insieme a quella divisa di lavoro che quotidianamente indossi per tutelare la legalità e il rispetto delle regole del vivere civile.
 
E ….. RICORDATI CHE UNITI SI VINCE, SEMPRE !!!


Il Segretario Sulpl di Milano e della Lombardia Vincini Daniele

Il Segretario Generale Mario Assirelli
         

COME MUORE UNA DIVISA…

AGLI ORGANI DI STAMPA

COME MUORE UNA DIVISA…
Massimo Boscolo, un giovanissimo Collega della Polizia Locale in servizio a Padova, è morto a soli 34 anni a seguito delle ferite riportate per essere stato travolto mentre scortava il team di handbike di Alex Zanardi.
Il 10 ottobre si celebra ogni anno la giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro: una giornata che vuole  commemorare coloro che hanno perso la vita o hanno subito infortuni  svolgendo la propria attività lavorativa. Ebbene, Massimo il 9 ottobre è rimasto gravemente ferito ed ha lottato tra la vita e la morte fino alla mattinata dell’11, quando a causa della gravità delle ferite riportate, ha perso la sua battaglia più importante. In quelle ore i media nazionali erano focalizzati sulla manifestazione romana, sul green pass, argomenti che probabilmente reputano maggiormente degni di nota rispetto a quello di una Vita tragicamente spezzata nell’adempimento del dovere; la giovane vita di un servitore dello Stato che indossa l’umile Divisa della Polizia Locale non fa notizia, figuriamoci.
Di contro i TG nazionali hanno reputato  una notizia il fatto che Superman sia diventato bisex e si sia  innamorato di un giornalista.
Anche dalla carta stampata e online questa tragedia è stata ridotta semplicisticamente a  sinistro stradale, nessuno ha evidenziato che si è trattato di morte sul lavoro.

《Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre.》(cit. Presidente della Repubblica Sergio Mattarella).
Belle parole e grande verità; peccato però che viviamo in un Paese in cui nella giornata nazionale del 10 ottobre le istituzioni (volutamente in minuscolo) nemmeno hanno fatto cenno ai morti di  questa Categoria e alla Vita di Massimo che proprio in quella ore era appesa a un filo. Una categoria la nostra che quelle stesse istituzioni si ostinano a non riconoscere come usurante.
Queste giornate sono sentite solo da coloro che hanno vissuto direttamente o indirettamente una tragedia simile. Per le istituzioni sono una mera passerella per ripulirsi la coscienza parlando di sicurezza e legalità, ne siamo convinti.
Pensate, quello di Massimo doveva essere un servizio ordinario, ma nel nostro lavoro anche l’ordinarietà si può tramutare in tragedia; può accadere, e accade troppo spesso, che un servitore dello Stato sia chiamato a pagare un tributo troppo alto, iniquo,  in nome del Dovere.
Essere operatori di Polizia è rischiare la propria Vita affinché i cittadini possano vivere la propria, in sicurezza. Può succedere ogni giorno a ciascuno di noi, lo mettiamoin conto. Ma un lavoratore morto nell’adempimento del dovere non merita l’oblio.
E quindi ecco spiegato “come muore una Divisa”: nel silenzio e nell’indifferenza di una società e delle istituzioni divenute ormai refrattarie e ciniche.
Ma quegli uomini e quelle donne in Divisa vivono nei nostri cuori e saremo noi Colleghi, e questo Sindacato, a donare Loro l’immortalità che gli è dovuta e che meritano, attraverso la memoria. Massimo è uno di noi e rappresenta ognuno di noi.

Ci piacerebbe, e sappiamo che è desiderio condiviso dalla Polizia Locale italiana, che qualche testata giornalistica decidesse di attenzionare e dare spazio a questa nota.

La memoria dei Colleghi è viva, la memoria è Vita. Giornata della Memoria della Polizia Locale italiana (12 settembre 2021)

Per questo Sindacato di Categoria, dal 2006, il 12 settembre rappresenta il giorno del ricordo, della memoria di tutti i Colleghi (troppi) che dal 1943 (eccidio di Barletta) sono caduti nell’adempimento del Dovere.

Superfluo precisare che il SULPL ha invitato i maggiori rappresentanti delle Istituzioni e rappresentanze politiche, altrettanto inutile e superfluo dire che nessuno di loro ha partecipato. Molti non si sono nemmeno degnati di declinare l’invito, altri avevano impegni urgenti e improrogabili, pare. Solo il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha espresso la profonda vicinanza alla Polizia Locale, riconoscendone il ruolo fondamentale. Il Presidente della Repubblica ha rinnovato e concesso l’Alto Patronato.

Hanno invece partecipato la Regione Liguria e il Comune di Genova col gonfalone storico; le Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Veneto hanno concesso le loro bandiere. E’ stata deposta la nostra corona d’alloro al monumento ai Caduti della Polizia Locale, ubicata nel Viale degli Eroi del Cimitero Monumentale di Staglieno, con la benedizione del Vescovo ausiliare Monsignor Nicolò Anselmi.

Il Vice-Comandante della PL di Genova, l’Assessore alla Sicurezza e i rappresentanti della Società di Mutuo Soccorso hanno espresso sentite parole di apprezzamento per il ruolo fondamentale della Polizia Locale in tutta Italia e per l’attività posta in essere giorno dopo giorno dal Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale.

Il Segretario Generale Mario Assirelli ha rimarcato il nostro essere figli minori di questo Stato assente. Questo Sindacato è l’unico che lotta contro le Istituzioni per il riconoscimento della Categoria e promuove giornate commemorative come questa per ricordare chi ha sacrificato la propria Vita per proteggere la collettività.

Quest’anno più che mai, anche per i tanti colleghi che sono morti causa Covid contratto in servizio, la cerimonia è stata toccante; il Segretario Paolo Sarasini, prima di ricordare uno ad uno i Colleghi che non sono più tra noi, ha letto un toccante discorso: il dono della Vita fatto dai Colleghi è stato immenso, estremo e consapevole. La loro Memoria è viva, la Memoria è Vita. Noi abbiamo il Dovere di ricordarli e farli rivivere nei nostri cuori e nel nostro operato quotidiano, per far si che il loro sacrificio non sia stato vano.

Cari Colleghi, chi vive il nostro Sindacato in modo attivo sa bene che queste giornate sono una ricarica di energia: è come rispolverare il senso di appartenenza, nonostante le mille difficoltà che ogni giorno viviamo sulla nostra pelle: tante Divise, un unico cuore!

Certe emozioni vale la pena viverle! sono un arricchimento per ciascuno di noi.

La memoria va custodita e preservata; senza memoria di ciò che è stato, non può esserci presente, ne futuro… e il sacrificio dei nostri Colleghi non sarà stato vano se la loro memoria continuerà ad essere alimentata e a vivere nel cuore di chi resta. Il loro esempio deve essere per noi un faro, una certezza e uno sprone per fare sempre meglio.

GALLERIA FOTO

LA CERIMONIA

INTERVENTO MARIO ASSIRELLI

INTERVENTO PAOLO SARASINI

INTERVENTO CLAUDIO MASCELLA

Un doveroso e sentito ringraziamento ai Colleghi Claudio Mascella e Claudio Musicò per l’impeccabile organizzazione dell’evento.

Il SULPL ha rappresentato e dato voce alla Polizia Locale, accanto a tutte le Divise, per denunciare aggressioni e mancanza di tutele.

Ieri il SULPL Nazionale ha partecipato alla manifestazione organizzata dal SAP (Sindacato Autonomo della Polizia di Stato) in Piazza del Popolo a Roma; un evento che ha visto per la prima volta tutte le Forze di Polizia scendere in Piazza per una causa comune: DENUNCIARE LE AGGRESSIONI ALLE DIVISE E RICHIEDERE PER LE DIVISE PIU’ TUTELE.

E’ stata un’occasione per spiegare ai cittadini che le Divise, tutte (poiché non esistono distinzioni tra Divise, il sangue versato sulle strade ha un unico colore), oggi più che mai stanno attraversando un momento di grande difficoltà: su di loro sono riversati tutti i fallimenti di una politica che a tutti i livelli e salvo poche eccezioni, non è in grado di garantire Sicurezza ai cittadini e men che meno è capace di tutelare gli Uomini e le Donne che servono questo Stato, tutti i giorni, anche a costo della loro Vita.

Non bisogna dimenticare il sacrificio di tanti nostri Colleghi:  Nicolò Savarino (Polizia Locale di Milano) trascinato per metri da un rom, non ha ricevuto Giustizia nemmeno dopo morto; Francesco Bruner e Vincenzo Cinque ammazzati a Napoli, i “figli delle stelle” della Polizia di Stato di Trieste che hanno commosso tutta Italia, Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, e il Carabiniere Mario Cerciello Rega barbaramente ucciso a Roma.

Come ha sottolineato Miriam Palumbo, essere stati in quella Piazza ieri è stato significativo ed emozionante, per rappresentare la Polizia Locale, il disagio delle Divise e per far si che la morte di quei colleghi non sia stata vana.

La Polizia Locale vive in un limbo: per lo Stato siamo gli Uomini e le Donne in Divisa senza volto. Siamo stanchi di questa politica dedita solo alle passerelle elettorali, che promette per poi far arenare sempre la nostra Legge di Riforma. Siamo inquadrati come impiegati comunali e in attesa di una Legge di Riforma dal 1986!

Da anni la POLIZIA LOCALE è sul podio (3°  posto) delle aggressioni con Carabinieri (1° posto) e Polizia di Stato (2° posto).

Guardiamo solo al primo semestre del 2020: nonostante il lockdown le aggressioni sono aumentate; eppure abbiamo solo protetto i cittadini con la nostra costante presenza sul territorio e i controlli anti-Covid, nonostante l’assenza per mesi dei necessari DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). Siamo stati perfino destinatari di panni per la polvere per proteggerci… Ben 9 sono stati i nostri Colleghi deceduti per Covid.

Preoccupante anche la percentuale di aggressioni che vede protagonisti gli stranieri.

Gli ingressi al pronto soccorso di una Divisa sono troppi, mediamente 235 al mese, quindi 8 al giorno!

Eppure in molti Comuni i Colleghi sono disarmati, e anche senza spray, senza tonfa e guai a parlare di Taser per la Polizia Locale, si scatenano tutti i buonisti e benpensanti!

Non abbiamo accesso allo SDI, ma abbiamo l’obbligo di implementarlo! Il massimo che possiamo fare, nel caso ci trovassimo di fronte un qualsiasi pluripregiudicato, è verificarne la sua residenza anagrafica! O attendere la disponibilità delle Forze di Polizia ad ordinamento Statale.

Continuiamo a fare ORDINE PUBBLICO al fianco delle Forze di Polizia ad ordinamento statale, ma il nostro servizio è sempre travestito da viabilità!

La Polizia Locale di fatto è categoria disagiata, per questo chiediamo l’apertura verso le  categorie usuranti; studi scientifici infatti dimostrano che mediamente, rispetto ad un comune cittadino viviamo 8 anni in meno!

Se lo Stato e gli Amministratori non ci permettono di lavorare in sicurezza,

– dotandoci di tutti gli strumenti di autotutela necessari

– negando la mancanza di Sicurezza nelle nostre città e facendo credere ai Cittadini che si tratti di percezione di insicurezza!

– finché non ci saranno pene severe e certezza della pena per i delinquenti

Le Divise continueranno ad essere destinate al massacro, le aggressioni continueranno ad aumentare in modo esponenziale; i violenti si sentiranno sempre più forti e impuniti e anche quell’odioso partito dell’antipoliziaprenderà sempre più piede. Il tutto nell’indifferenza agghiacciante delle istituzioni, composte da burocrati trincerati nei Palazzi del Potere e dell’opinione pubblica.

I Cittadini dovrebbero prendere in seria considerazione quello che i rappresentanti delle Forze di Polizia hanno denunciato ieri in Piazza poiché, dopo le Divise, saranno loro i prossimi bersagli mobili, destinatari  di questa ondata di violenza gratuita e che il più delle volte resta impunita.

A conclusione del discorso abbiamo voluto ricordare ai Colleghi in Piazza che SU STRADA LA DIVISA E’ UNA!

Un grazie a tutti ai Colleghi dell’Emilia-Romagna che hanno partecipato! L’importante è ESSERCI SEMPRE!

MANIFESTAZIONE

LA NOSTRA BANDIERA

INTERVENTO DEL SEN. SALVINI

                                                                                                                                                   

Il SULPL in Piazza di Monte Citorio per la Riforma e la Giornata della Memoria della Polizia Locale Italiana.

Significativa la manifestazione del SULPL Nazionale di ieri in Piazza di Monte Citorio per celebrare la Giornata della Memoria al fine di onorare i caduti della Polizia Locale
e un flashmob per sollecitare la Legge di Riforma ancora in fase di stallo. Tutto si è svolto nel rispetto delle limitazioni imposte a seguito della pandemia, da qui il contingente ridotto di partecipanti. Alle nostre spalle, quel Palazzo della politica serrato, si commentava da solo. Ma le nostre emozioni (anche nel momento in cui abbiamo ricordato i Colleghi caduti per Covid e nell’adempimento del Dovere, uno per tutti, simbolo di questi morti, perchè mai giustizia è stata fatta, Nicolò Savarino) hanno fatto vibrare i cuori di chi era in quella Piazza. Significativo il passaggio in cui il Segretario Generale Mario Assirelli (senza mezzi termini, come sempre) ha sottolineato, che in questa particolare giornata il Sulpl non ha voluto la politica, poichè le passerelle pre elettorali non servono alla nostra giusta causa e che chi ostacola la nostra Riforma è una parte del Ministero degli Interni, oltre che il Partito democratico con la Cgil e a ruota Cisl e Uil, che non vogliono far rientrare la Polizia Locale in un contratto di diritto pubblico.  Il Sulpl non demorde. Un invito alla Categoria, in vista delle prossime rsu ad affidarsi a chi lotta costantemente per i Diritti dei Lavoratori della Polizia Locale.

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Viviamo in un tempo senza memoria…

Erano le ore 9.30 del 12 settembre 1943 quando il comandante tedesco Walter Gericke ordinò ai suoi soldati di prelevare dalla vecchia caserma di Via Vecchia Cappuccini (oggi Via Renato Coletta) tutti i vigili urbani presenti allo scopo di interrogarli sull’identità degli aggressori di Piazza Roma nei pressi del palazzo delle Regie Poste. Ad un tratto da una finestra delle palazzine adiacenti un cecchino ferì ad una mano il comandante tedesco, il quale in preda a lancinanti dolori ordinò che i dieci vigili urbani e i due netturbini fossero messi al muro e fucilati a colpi di mitragliatrice.

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Una strage che poteva certamente essere evitata, leggendo la cronaca dei tempi. A cosa è valso quel sacrificio di Vite umane, di Colleghi, di Lavoratori? In quanti nel mondo politico conoscono la storia di questo eccidio di Barletta?
Questo Sindacato, dal 2004, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ricorda i Colleghi della Polizia Locale caduti nell’adempimento del dovere. Per il Sulpl il 12 settembre rappresenta la Giornata della Memoria della Polizia Locale Italiana.

Quest’anno, nella speranza di sensibilizzare in modo più incisivo le sorde e distratte Istituzioni, abbiamo deciso di celebrarla a Barletta, a Genova, a Palmi e a Sant’Agata d’Esaro e Milano, deponendo in contemporanea una corona in memoria dei Colleghi che negli anni hanno pagato con il sacrificio della Vita l’attaccamento alla nostra Divisa.
Da anni ormai la Polizia Locale è sul podio per aggressioni, decessi e suicidi, accanto a Carabinieri e Polizia di Stato. La nostra Riforma negli ultimi mesi sembrava essersi timidamente riavviata, ma ora è di nuovo caduta nel dimenticatoio, o almeno così pare. Il Presidente della Repubblica Mattarella ha inferto alla Categoria un altro colpo quando nelle Sue eccezioni al Decreto Sicurezza bis, non ha ritenuto quelli che ancora etichetta come vigili urbani degni dell’oltraggio a Pubblico Ufficiale… Fino alla fine comunque lotteremo affinchè la nostra Divisa, seconda a nessuna, venga riconosciuta ed equiparata alle altre. Solo allora potremo dire che il sacrificio dei nostri Colleghi caduti nell’adempimento del Dovere non sarà stato vano.

Alle ore 12.00 del 12 settembre p.v. invitiamo i Colleghi di tutta Italia in servizio ad unirsi nel loro ricordo con un minuto di silenzio e con i Lampi Blu in azione.

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Il SULPL è il punto di riferimento per politici e Polizia Locale

Si è concluso sabato a Riccione, nella splendida cornice dell’hotel Mediterraneo, la 23esima edizione del Convegno Nazionale SULPL, nel suo 33esimo anno dalla nascita, che ha visto partecipare circa 2000 Agenti provenienti da tutta Italia.

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Una tre giorni di formazione professionale gratuita, formazione sindacale e dibattiti politici sul futuro della Polizia Locale, che ha visto la partecipazione anche delle FF.OO.; alcuni corsi hanno registrato il tutto esaurito, la Categoria ha sete di formazione!
Durante la sessione dedicata ai Veicoli Stranieri (con oltre 450 iscritti per l’intera giornata) ha fatto irruzione il cane antidroga della Polizia Locale di Riccione, Ziko, per una dimostrazione pratica! GUARDA LA DIRETTA FB!

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Il nostro ringraziamento va al Comandante della Polizia Locale di Riccione che ci ha dato questa opportunità.

Il nostro è anche un Convegno che dedica spazio al confronto politico-sindacale. Alla tavola rotonda di sabato 12, moderata dal Luca Branda Sindaco di Sant’Agata d’Esaro, hanno partecipato il Sottosegretario alla Giustizia Morrone, il Consigliere di Palazzo Chigi, nonchè Assessore alla Sicurezza del Comune di Sesto San Giovanni Claudio D’Amico, l’Assessore alla Sicurezza di Monza Federico Arena, la Senatrice Mantovani, l’Assessore alla Sicurezza di Napoli Carmine Sgambati e l’Onorevole Francesca Galizia. Ciò che è emerso ed è stato riconosciuto dai politici convenuti è il ruolo di protagonista indiscusso della Polizia Locale nell’ambito della Sicurezza e la valenza unica del nostro Sindacato, riconosciuto quale unico interlocutore ideale in quanto è aperto al confronto con tutte le parti politiche e agisce nell’interesse esclusivo della Categoria, per il bene della stessa e dei Cittadini. DIRETTA FB DEL DIBATTITO POLITICO-SINDACALE

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Assirelli prima del discorso dei politici ha chiesto al Sottosegretario Morrone la modifica dell’art. 57 CPP.

In particolare, il Sottosegretario alla Giustizia Morrone ha sottolineato un cambio di rotta, a suo avviso, del nuovo Governo. La percezione di sicurezza è un qualcosa di molto complesso da trasmettere ai cittadini e la si può realizzare solo con la perfetta sinergia tra tutte le FF.OO., Polizia Locale compresa. Di quest’ultima ha riconosciuto il ruolo fondamentale e indiscusso nella società. Il nostro lavoro di prevenzione e repressione, ha detto, salva le Vite umane.
Il Consigliere di Palazzo Chigi, nonchè Assessore alla Sicurezza del Comune di Sesto San Giovanni Claudio D’Amico, ha letto una lettera del Vicepremier Salvini. Nel suo intervento ha riconosciuto il ruolo e il valore del nostro Sindacato di Categoria, per nulla politicizzato, a differenza di altri Sindacati. D’Amico ritiene che il Governo Lega-5 Stelle sia aperto al dialogo, ma ha bisogno di tempo… La Polizia Locale deve far parte a suo avviso del meccanismo della sicurezza a pieno titolo e questo dice, nel 2019 sarà possibile. Ovvio, aggiunge, che per fare questo tutti gli operatori devono essere dotati di tutti gli strumenti di difesa e i diritti e le tutele delle FF.OO.
Brillante e concreto è stato l’intervento dell’Assessore alla Sicurezza di Monza Federico Arena (Lega): ha aperto il suo discorso con un tributo alla memoria del Collega Nicolò Savarino, nel giorno del suo anniversario di morte.

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Ha dimostrato di conoscere a fondo le nostre problematiche, fino al punto di sembrare un appartenente alla Polizia Locale! Dalle sue parole traspariva tutto l’entusiasmo e l’apprezzamento per l’operato e il ruolo fondamentale della Polizia Locale. Ha riconosciuto che il Decreto Salvini è venuto solo parzialmente incontro alle nostre esigenze; tuttavia è positivo e vuole leggere questi segnali come un nuovo inizio, fatto di piccoli passi che ci porteranno alla Riforma. Ha sottolineato che il nostro Sindacato è un sindacato anomalo, in quanto chiede di mettere in condizione i Lavoratori di lavorare bene e di più, a differenza di altri sindacati che tendono a far lavorare meno i propri iscritti! La sua idea di sicurezza è lontana dal modello vigile urbano e si può attuare solo con una Polizia Locale nel ruolo di protagonista. Certo che questa deve essere messa nelle condizioni di poter operare, con accesso a SDI, AFIS, strumenti di difesa e autotutela, cani antidroga. A tal proposito l’Assessore ha accolto anche la nostra richiesta di far conoscere ai Colleghi l’Agente a 4 zampe Narco in dotazione al nucleo NOST (Nucleo Operativo Sicurezza Tattica), che è stato anche premiato!

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Possiamo confermare che è fantastico! Nel parlare di questo nucleo e dei suoi Agenti traspariva orgoglio e fierezza, un nucleo nato per rispondere alle esigenze di sicurezza urbana e all’interno del quale appunto, vi è l’unità cinofila che ha raggiunto eccellenti risultati, soprattutto per l’attività svolta nei parchi pubblici. Ha infine evidenziato l’importanza di una Legge di Riforma per la Categoria.
L’Assessore alla Sicurezza di Napoli Carmine Sgambati ha invece dato un affondo a Cgil, Cisl, Uil e in particolare al CSA: ritiene che questi sindacati costituiscono un grosso problema per la Categoria; sindacati che difendono i privilegi acquisiti e gestiscono i pacchetti di tessere con metodi di ricatto. Il Sulpl invece, sostiene, si batte peri i Diritti della Polizia Locale e lui riconosce in noi l’unico vero Sindacato degno di questo nome.
Ha poi evidenziato la poliedricità della Polizia Locale; a suo avviso nell’ambito della sicurezza urbana la Polizia Locale ha un ruolo centralissimo.
L’On. Francesca Galizia (M5S) si è soffermata sulla capillarità con cui è radicata nei territori la Polizia Locale e questo la rende unica Polizia di Prossimità. Assicura che il nuovo Governo è molto vicino e attento a noi. La Riforma è urgente; il nostro lavoro dice, è di alto profilo e altamente professionale. Siamo un piccolo esercito di 60 mila Uomini e Donne in Divisa. E’ assurdo, afferma, che ad oggi ci siano 12 Comuni capoluogo e 6 con popolazione superiore a 5mila abitanti in cui la Polizia Locale non è armata! Dunque fondamentale è investire in strumenti di tutela e formazione. Sulla PL occorre investire a 360°. Ha garantito che si impegnerà in prima linea per dare dignità alla nostra Categoria. Questo invece l’intervento della Senatrice Mantovani.

A conclusione l’intervento del nostro Segretario Generale Mario Assirelli, mai compiacente e sempre diretto; da subito ha affermato che la Lega non ha le idee ben chiare, in quanto non ha compreso che noi chiediamo un contratto di natura pubblica e non di entrare nella Legge 121. Quindi è necessario che sia chiaro a loro questo passaggio è che non si facciano fuorviare da dietrologie create ad hoc dai burocrati del Ministero dell’interno. La Polizia Locale deve dipendere dai Sindaci e non dal Viminale. Anzi, dice, il Governo giallo-verde era partito col piede giusto, ma poi ha subito una battuta d’arresto: questo esecutivo deve smettere di dare ascolto al Ministero dell’interno e non deve permettere alle “manine” di continuare ad intervenire sulle Leggi relative alla Polizia Locale.

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Ha ripreso alcuni politici presenti al tavolo sul punto in cui hanno affermato che la Categoria deve attendere; Assirelli ha detto a gran voce che la Polizia Locale è stanca, non di lavorare, ma di essere sfruttata e mandata al macello. Per cui il tempo dell’attesa e della pazienza è finito! Non è possibile, dice, continuare a impedirci di accedere a pieno titolo allo SDI con la banale motivazione delle infiltrazioni mafiose; le mele marce sono dappertutto e la cronaca, anche recente, lo dimostra in modo inequivocabile. Il sangue dei nostri caduti, afferma, è uguale a quello dei caduti delle altre forze di polizia. In chiusura riconosce comunque che l’attuale Governo in pochi mesi ha già lanciato alcuni segnali che potrebbero far ben sperare. Chiede così agli Onorevoli presenti di farsi carico in modo serio delle istanze rappresentate al tavolo dal nostro Sindacato e il serio impegno del Governo ad emanare la riforma totale della Polizia Italiana inserendola nell’art 3 del D. Lgs 165/2001, cosa che è stata accettata, aprendo immediatamente il confronto con il sindacato.
A seguire, sono stati premiati i Colleghi che nel corso del 2018 si sono distinti in servizio per merito, in operazioni al servizio della cittadinanza. DIRETTA FB DELLE PREMIAZIONI
Primo fra tutti e stato insignito di medaglia d’oro alla memoria del Collega Carmelo D’Addetta investito il 15 agosto u.s. sulla Statale 693 di San Nazario e morto il 13 novembre; il momento della consegna ai familiari ha commosso tutta la platea.

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Non ci resta che dirvi… ARRIVEDERCI AL PROSSIMO CONVEGNO NAZIONALE “NOI SIAMO LA POLIZIA LOCALE”! e ai politici, ribadiamo, ATTENZIONE ALLE MANINE!!!

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Modena, 14 gennaio 2019 La Segreteria Generale

SESSIONE SINDACALE_DIRETTA FB

GALLERIA FOTOGRAFICA

RASSEGNA STAMPA

Imperiapost.it

Reggio2000.it

FoggiaToday

IlPiacenza

RiminiToday

Il Comandante Mauro Dodi, uno di noi…

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Termini il tuo turno di lavoro e corri per partecipare ai solenni funerali di un tuo Collega, caduto nell’adempimento del Dovere.

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Già lo stato d’animo non è dei migliori ma quando arrivi in chiesa e infondo alla navata centrale si staglia in lontananza una bara con sopra il cappello di quel tuo Collega, il cuore ti si ferma.

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Anche se non hai mai avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo personalmente sai che in quella bara c’è uno di noi e questo è sufficiente per darti l’impressione di conoscerlo da sempre. Poi ascolti la testimonianza di chi lo ha conosciuto, il Parroco, il Sindaco e scopri che il Comandante Mauro Dodi era un uomo semplice, umile, sensibile, che viveva il suo lavoro, il suo ruolo istituzionale come una vocazione al servizio dei cittadini.

Il Parroco ha citato una toccante frase attribuita a Sant’Agostino:

La morte non è niente.

Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.

a quel punto ti ritrovi con le lacrime che solcano il tuo viso e trovi conforto nella mano di una Collega che stringe la tua e che come te si commuove perchè sa bene cosa significa lavorare sulla strada e quali rischi si corrono; ognuno di noi che ha scelto questo lavoro è consapevole che un giorno qualsiasi potrebbe andare a lavoro e non fare più ritorno. Certo, ne siamo tutti consapevoli, ma vedere quel feretro in lontananza, con quel cappello bianco indossato fino all’ultimo istante di vita e poi caduto sull’asfalto è davvero agghiacciante, è un qualcosa che ti fa sprofondare e sentire estremamente precario su questa terra.

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Significative anche le parole del Sindaco che ha definito il Comandante Mauro Dodi un “signore”, ha parlato di lui come un uomo rispettoso, un uomo d’altri tempi. Ha sottolineato come la cittadinanza dovrebbe sempre portare rispetto a tutti gli Uomini e Donne che indossano una Divisa ed essere riconoscenti loro per il lavoro che svolgono al servizio della collettività, poichè non basta piangerli dopo morti e riconoscerne il valore a posteriori.

In chiesa a Besenzone, anche se vi erano centinaia di persone tra Colleghi, Autorità convenute, conoscenti, amici, parenti, l’atmosfera sembrava sospesa, surreale e lo stato d’animo cupo e il cuore appesantito dal dolore erano in contrasto con quel sole che illuminava tutto intorno: un altro fratello, l’ultimo di una lunga serie, ha pagato un pesante tributo alla strada…

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Ma la scena più tenera che porterò sempre nel cuore è la manina della piccola Cristina che quando la bara è stata chiusa in auto, ha salutato per un’ultima volta il suo dolce papà…

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Buon viaggio Mauro, Lampi Blu…

Miriam Palumbo, una Collega, un Agente…

 

Il Sulpl era presente e si stringe intorno alla moglie Paola, ai figli Marco e Cristina e alla mamma del Comandante Mauro Dodi, con immenso affetto. Abbiamo apprezzato anche la presenza di una delegazione della Regione Emilia-Romagna con il gonfalone, che evidentemente ha accolto la nostra sollecitazione.