Taser alla PL: Palma è perplesso!

È di oggi la notizia che…

Mauro Palma, Presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, già fondatore e presidente di Antigone… Noi non abbiamo la memoria corta, ricordiamo benissimo che nel 2018, già solo dinanzi alla ventilata ipotesi che grazie al Decreto Sicurezza del Min. Salvini anche la Polizia Locale potesse essere dotata di Taser in via sperimentale, proprio l’Associazione Antigone si era presa la briga di scrivere ai Sindaci italiani scongiurando la possibilità che anche agenti della polizia locale potessero avere in dotazione quest’arma, a loro dire, potenzialmente letale.
Oggi apprendiamo che l’ex presidente di Antigone è perplesso e preoccupato per i percorsi indipendenti che potrebbero intraprendere gli Agenti municipali circa l’utilizzo del Taser. “Un fai da te” della Polizia Locale, dice, che potrebbe “dar luogo ad un uso improprio del taser”.
Al Presidente Palma consigliamo, per evitare figuracce e risparmiarci inutili e sgradevoli letture, di occuparsi dei suoi detenuti e dei loro diritti, poichè dei Diritti e degli strumenti di difesa degli Agenti di Polizia Locale ce ne occupiamo noi.
Non siamo minimamente interessati al pensiero dei troppi improvvisati opinionisti della Polizia Locale (ci riferiamo ad esempio anche agli Avvocati penalisti di Novara, ad esponenti di LeU, del PD, dell’ONU, di Amnesty International, etc.) che non hanno perso occasione per sentenziare. Ribadiamo che la Polizia Locale non è seconda a nessuno e ha il sacrosanto diritto di essere equiparata alle FF.OO. e di potersi difendere come loro.

La Segreteria Nazionale SULPL.

Chi dice la verità e difende la Polizia Locale è scomodo…

Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

(cit. Pier Paolo Pasolini)

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                                                        SEGRETERIA GENERALE SULPL
                                                                                              

                                                                                               Alla Redazione del Quotidiano Libertà

Non è mia abitudine intervenire in questioni locali, ma questa volta è doveroso farlo poiché ancora una volta a Piacenza è accaduto che la nostra Dirigente Miriam Palumbo sia stata presa di mira. Evidentemente chi difende a ragione e con convinzione la Polizia Locale è scomodo per qualcuno.
Riassumo brevemente per chi non ha seguito la vicenda: nei giorni scorsi il Consiglio Comunale di Piacenza ha approvato la dotazione del Taser in via sperimentale per la Polizia Locale. A mio avviso una scelta di buon senso per la Sicurezza degli Agenti e dei Cittadini. Ho letto le esternazioni del Consigliere Saccardi che ovviamente, dal nostro punto di vista sono anacronistiche e distanti anni luce dalle nostre posizioni a riguardo.

«Bene il taser – ha aggiunto Mauro Saccardi (Gruppo Misto) – e la sperimentazione. Faccio però notare che i nostri agenti hanno già manette, pistola, spray urticante, manganello-sfollagente e ora il taser. Probabilmente i marines americani sono meno attrezzati in un territorio di guerra. Questi strumenti sono indispensabili, ma sarebbe importante sapere anche quante volte hanno usato manganelli e pistole in questi anni. Non carichiamoli troppo, non sono poliziotti, non sono forze dell’ordine. I vigili urbani devono andare incontro a situazioni diverse. Forse dovrebbero girare più in città con i blocchetto bianco e rosa per dare sanzioni ad abusivi e accattoni».

Le Segreterie Provinciali Sulpl e Csa, giustamente, hanno immediatamente replicato al Consigliere, che non ha gradito e ha presentato una nota esposto alla Procura SACCARDI.
Sta di fatto che ad oggi nessuno è stato querelato, eppure, sul giornale locale Libertà si parla di querela ed è stata associata all’immagine di Saccardi, quella della nostra Dirigente, in Divisa e con tanto di Cognome.

libertà
Chiaramente ho dato immediato mandato al nostro ufficio legale UFFICIO LEGALE_LIBERTA’ di intervenire a tutela dell’immagine della mia Dirigente, richiedendo alla redazione immediata rettifica a tutta pagina, del grossolano errore commesso dal giornalista.
Ricordo inoltre, a tutti quei politici che troppo spesso si offendono e si sentono diffamati da alcuni nostri Dirigenti Sindacali, che la diffamazione è ben altra cosa e che in Italia vige la sacrosanta libertà di espressione e di pensiero, che vige a condizione di reciprocità!
Il Consigliere Saccardi ha liberamente espresso la sua opinione; il consiglio di tacere è stato solo dato per evitare, evidentemente, brutte figure per il futuro. I Sindacati hanno l’altrettanto sacrosanto diritto di replicare ad esternazioni che sono palesemente finalizzate a sminuire l’immagine di un’ intera Categoria, quella della Polizia Locale, che già stenta a farsi riconoscere dalle Istituzioni, figuriamoci se può sopportare di far decidere ad un politico locale le proprie sorti sulla sicurezza.
Alla Categoria dei giornalisti invece, mi sento di rinnovare l’invito fatto loro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia del Ventaglio al Quirinale, che ha difeso la libertà di stampa, invitando però a verificare sempre qualsiasi notizia, in modo da fornire una informazione corretta ai Cittadini, sempre anteponendo la verifica delle notizie all’anelito dello scoop.
Gradirei che la mia nota venisse pubblicata, anche per chiarezza nei confronti dei Cittadini. Cordiali Saluti

Modena, 28.07.2019
Il Segretario Generale
Mario Assirelli

Infine, una considerazione di carattere generale…

Rivolgo un personale pensiero anche alla memoria del Vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, la cui tragica morte è stata cagionata da 8 fendenti per mano di un assassino. Questa moda da parte di alcuni politici e alcuni giornalisti di continuare ad attaccare le Forze di Polizia, a demonizzarle, a indebolirle per partito preso o in nome di chissà quale ideologia, espone gli operatori su strada sempre a maggiori rischi. Gli Uomini e le Donne in Divisa sono sempre più presi di mira da chi la Legge proprio non vuole rispettarla. I Politici e i Giornalisti hanno un grosso potere e dovrebbero utilizzarlo per educare anche al rispetto delle regole del vivere civile e delle Leggi, nonché a tutelare chi quelle Leggi deve farle rispettare. Finchè non si comprenderà questo, ma si cercherà sempre di far passare il carnefice come vittima e le Divise come il male della società, allora non abbiamo speranza, siamo destinati a continuare ad essere carne da macello.
Tutti dobbiamo contribuire a garantire Sicurezza alle Forze di Polizia e ai Cittadini, senza interessi di parte e in modo costruttivo. Tutti dobbiamo contribuire anche ad educare al concetto di Sicurezza.

Un abbraccio, Mario Assirelli

Nardella, espressione di un partito che è distante anni luce dalle richieste del Paese

In novembre 2018 abbiamo appreso con piacere che il Comandante della Polizia Locale di Firenze Alessandro Casale era intenzionato a dotare di Taser, in via sperimentale, 2 Agenti; il tutto con il benestare del Sindaco Nardella che aveva dichiarato, mostrando buonsenso

“Il taser è un’arma. Va considerata come tale e la valutazione non può che essere tecnica, da parte dei responsabili dei corpi di polizia municipale”. Una decisione demandata dunque in qualche modo al comandante fiorentino, Casale, nettamente favorevole all’utilizzo.“

Ma immediatamente si era levato l’urlo di dolore di Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra (speriamo di no, viste le premesse sul tema Sicurezza…) che richiamava Nardella all’ordine

“sa di cosa si parla o la politica sulla polizia municipale e la sicurezza è appaltata al comandante Casale? Lo dico perché mettere il taser sulle mani dei vigili è pura follia”

A distanza di pochi mesi, scopriamo che  Nardella nelle ultime ore è caduto in confusione.  E’ di poche ore fa infatti la notizia che il Sindaco, come una sorta di Uomo del Monte… ha detto NO alla sperimentazione del Taser per 2 Agenti! Ma ciò che ci fa pensare che versi in uno stato confusionale sono le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di RadioRai:

“Al momento abbiamo deciso di non sperimentare il taser investe la polizia locale di un ruolo, quello del contrasto alla criminalità, più appropriato per le forze dell’ordine non vorrei, cioè, che le municipali si appesantissero di compiti che devono svolgere i carabinieri e la polizia. Noi stiamo puntando sul modello del vigile di quartiere agenti in divisa che vanno a piedi e hanno il compito di presidiare il territorio, prevenire e ascoltare il cittadino”

Eppure, leggendo i report della Polizia Locale fiorentina è evidente che espleta la stessa tipologia di attività ad alto rischio aggressione a cui sono esposti i colleghi di tutta Italia e la cronaca dimostra che Firenze non è certo tra le città che primeggia sul tema Sicurezza. Addirittura la PL fiorentina è dotata di cani antidroga, Piper, Babacar e Ombra. Ma nulla… Nardella ci vuole così…

Polizia-Municipale

Modello VIGILE URBANO…

Dinanzi a questo scenario allucinante, non possiamo non condividere il pensiero del consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti

“I taser sono uno strumento di dissuasione per la microcriminalità, la polizia municipale potrebbe essere molto più rispettata e la presenza degli agenti dotati di pistola elettrica sarebbe disincentivante per chi volesse compiere un reato – questo diniego alla sperimentazione è anche un segno di mancanza di rispetto verso il lavoro e la preparazione della municipale e del comandante. Pur di non avallare una proposta di Salvini il sindaco uscente arriva a negare uno strumento di sicurezza che sarebbe servito a tutti i fiorentini”.

Sinceramente non abbiamo molte speranze che questo sindaco uscente possa comprendere il nostro messaggio, ma ci proviamo lo stesso: dotare la Polizia Locale di Taser o di ogni altro strumento di difesa e che possa fungere anche da deterrente per un sempre più ricorrente rischio aggressione, non significa gravare la PL di un ulteriore compito, quello del contrasto alla criminalità, che secondo lei devono svolgere PS e CC. Egregio Sindaco, vorremmo le fosse chiaro che la Polizia Locale, anche se appiedata come la preferisce lei, può trovarsi in qualunque momento a dover fronteggiare una rissa, una rapina, un’aggressione, un abusivo iracondo e violento etc etc etc. Quando ci battiamo affinché venga dotata anche di Taser, parliamo di SICUREZZA, non di COMPITI esclusivi. Ed anche qui ha fatto una gran confusione! La sicurezza è un DIRITTO sacrosanto dei Cittadini che l’hanno votata e dei suoi Agenti di Polizia Locale che dovrebbe preoccuparsi di mettere in condizione di difendersi in qualunque situazione critica.  La invitiamo alla riflessione e a fare dei passi indietro sulla sua decisione, lunghi e ben distesi!

LA SEGRETERIA NAZIONALE SULPL

 

 

 

 

 

Polizia Locale, aggressioni, Taser…

Venerdì 22 febbraio 2019 un Agente della Polizia Locale di Arezzo, Davide Frondaroli (nostro Dirigente S.U.L.P.L.) è stato aggredito e gravemente ferito da una risorsa tunisina che stava picchiando una donna.

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Il nostro Davide è una delle punte di diamante del Comando di Arezzo, preparato sia dal punto di vista professionale che operativo; è istruttore di arti marziali, ma tutte queste sue peculiarità non sono bastate a metterlo in salvo. Il tunisino  era una furia incontenibile e nella colluttazione gli ha causato con un calcio la frattura del perone, con una prognosi che da 36 è passata a 60 giorni e ancora l’intervento non è scongiurato, purtroppo.

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Negli attimi concitati della colluttazione è stato utilizzato anche lo spray, ma non è bastato. E se Davide avesse avuto in dotazione il Taser? un’ottima arma di difesa, capace di ridurre in maniera considerevole la probabilità di contatto tra l’operatore e il malvivente. Magari oggi, anziché essere immobile a letto, avremmo potuto vederlo in servizio per le strade di Arezzo al servizio dei Cittadini, per garantire loro Sicurezza. Questa ennesima aggressione ai danni di un appartenente alla Polizia Locale ci induce a riflettere ancora una volta sul nostro status e sulla questione tanto dibattuta delle dotazioni.

Anche nel 2018 la Polizia Locale in quanto ad aggressioni ha conquistato il podio insieme a Carabinieri e Polizia di Stato. Tutto questo avviene purtroppo nell’indifferenza totale dell’opinione pubblica e della parte politica. Per i Cittadini questo della violenza dilagante e troppo spesso impunita dovrebbe essere un dato allarmante, che dovrebbe spingerli a chiedere ai politici Sicurezza concreta per se e per le Forze di Polizia dislocate sui territori, deputate a difenderli.

E’ proprio in certi frangenti che la pistola ad impulsi elettrici potrebbe essere di grande utilità e potrebbe evitare il peggio, ma dobbiamo constatare che verso questo strumento di difesa da dare in dotazione anche alla Polizia Locale, ci sono ancora troppe inutili reticenze, espresse da buonisti, da gente insofferente alle divise, dettate da idiotologie infondate e veicolate spesso da associazioni sconosciute o da consiglieri di minoranza che usano la Polizia Locale per avere un attimo di visibilità e per sollevare polveroni contro i loro avversari politici. Ci riferiamo ad esempio agli Avvocati penalisti di Novara, ad esponenti di LeU, del PD, dell’ONU, di Amnesty International, Antigone, etc…

Il Taser è uno strumento operativo che se dato in dotazione, esercita una potenziale azione deterrente verso i delinquenti e servirà agli operatori di Polizia per difendere e difendersi. La stessa azienda produttrice ha sempre ribadito che il Taser non è mai stato causa di decessi. Tutto è tranne che uno strumento di tortura, diversamente da quanto sostenuto da taluni, e non è causa di morte per chi subisce la scarica elettrica. Gli operatori di Polizia infatti, non sono dei torturatori; è loro diritto poter salvaguardare la propria e altrui incolumità e vorremmo che fosse chiaro ai cittadini che spesso i politici locali fanno solo polemiche strumentali sul tema della Sicurezza che in campagna elettorale, insieme alla Polizia Locale diventa un loro cavallo di battaglia vincente per fare incetta di voti. A nostro avviso la priorità dei politici che a livello locale, Regionale e Nazionale amministrano il nostro Paese deve essere una e soltanto una: permettere a tutti gli operatori di Polizia, nessuno escluso, e sia nei piccoli comuni che nelle grandi città, di operare in sicurezza per poterla garantire ai Cittadini.

Negli Usa è almeno dal 2000 che la pistola Taser viene usata da Polizie Locali e Statali. Come sempre gli Stati uniti fanno da apripista rispetto all’Europa e all’Italia sulle politiche di sicurezza. Noi chiediamo al Ministro Salvini e ai politici locali di accelerare in tal senso, senza farsi irretire dalle polemiche prive di contenuto di chi, allergico alle Divise, vorrebbe mandarle allo sbaraglio e darle in pasto ai delinquenti nelle Piazze, durante la gestione dell’ordine pubblico o in situazioni ad alto rischio. Non si tratta di militarizzare le nostre città, si tratta semplicemente e realisticamente di tentare di salvaguardare il più possibile anche la Vita degli operatori di Polizia. Chiudiamo ribadendo che alla luce di quanto sopra esposto è necessaria anche la Riforma della Polizia Locale, senza se e senza ma. Sapete che ci stiamo lavorando giorno dopo giorno; la strada da percorrere è in salita e piena di insidie, ma noi non molliamo di un millimetro!

Al nostro Davide, un abbraccio fraterno e un sincero augurio di pronta guarigione, vogliamo che ritorni in pista il prima possibile!

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RASSEGNA STAMPA DELL’AGGRESSIONE:

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Perchè le toghe novaresi si esprimono tardivamente ed esclusivamente per la dotazione del taser alla Polizia Locale?!

Oggi è la volta delle toghe novaresiScreenshot_20181102-202213

che non concordano con quanto è stato deciso dal Consiglio Comunale di Novara

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Inutile precisare che a nostro avviso la polemica è insensata, mirata e strumentale… e dunque abbiamo ritenuto, per il tramite del nostro Ufficio Legale, replicare puntualmente.

              Spett.le Redazione “LA STAMPA”
DIRITTO DI REPLICA
Articolo apparso su “LA STAMPA” il 2 novembre 2018
“NOVARA AVVOCATI PENALISTI CONTRO PISTOLA ELETTRICA AI VIGILI “PERICOLOSA E INSENSATA”
Questa Organizzazione Sindacale maggiormente rappresentativa della Polizia Locale Italiana, con riferimento all’articolo superiore apparso sul vostro quotidiano e per la cronaca di Novara, ritiene opportuno precisare quanto segue:
• Lo Stato italiano sta sperimentando per le forze di Polizia statuali ed ultimamente per espresse previsioni legislative prevede estendere la sperimentazione anche per le Polizie Locali, la dotazione del Taser;
• Siamo sicuri che l’ordinamento prima di avviare la sperimentazione finalizzata alla dotazione di questo strumento operativo che serve per difendere e difendersi, abbia tenuto conto di studi ed esperienze che hanno fatto propendere per la sperimentazione prima e la successiva dotazione alle forze di Polizia statali e locali;
• Non vogliamo, quindi, entrare nel merito delle dichiarazioni riportate e attribuite all’Onu, secondo cui i Taser sarebbero “Strumento di tortura”, ma è certo che i Poliziotti, i Carabinieri ed i Poliziotti locali non sono torturatori.
Una cosa comunque è certa: l’intervento della Camera Penale di Novara appare tardivo, infatti nulla ha rilevato finora pur essendo la sperimentazione dell’uso del Taser per i Carabinieri e Poliziotti di stato iniziata mesi or sono.
Interviene solo ora quando la sperimentazione dovrebbe iniziare per le Polizie locali italiane, dimenticando che i Corpi ed i Servizi di P.L. sono impegnati diuturnamente a garantire l’ordinato convivere civile in tutte le comunità del nostro Paese ed al pari delle altre forze di Polizia sono esposti ai rischi collegati; lo dimostra la mole di interventi, le aggressioni subite e ad essi collegati ed il sangue versato dai suoi appartenenti nell’adempimento del proprio dovere.
La decisione, quindi del Consiglio Comunale di Novara appare sensata e giusta.

Tanto si doveva

Ufficio Legale SULPL