Ieri pomeriggio con la Dottoressa Francesca Siboni ci siamo occupati di prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e di promozione della salute nei luoghi di lavoro. Il corso del Laboratorio di Formazione è stato molto partecipato anche emotivamente da parte dei Colleghi che ringraziamo, anche grazie alla professionalità ed empatia dimostrati dalla psicologa. Abbiamo iniziato la lezione fornendo alcuni dati sui suicidi: dal 2014 al 2021 sono 355 le Divise che si sono tolte la vita. La Polizia Locale rientra proprio tra le attività ad elevato rischio Stress ed è al 4º posto in quanto a suicidi. Chiaramente di questo argomento scomodo se ne parla ancora troppo poco sui luoghi di lavoro; noi stessi in veste di sindacalisti facciamo fatica ad attirare l’attenzione dei datori di lavoro e delle amministrazioni su argomenti come lo stress lavoro-correlato e il benessere organizzativo. La stessa Inail, soprattutto post pandemia, ha invitato i vari enti a realizzare focus group e ad attivare percorsi con esperti psicologi del lavoro. La sindrome da burnout e il suicidio che è un fenomeno multifattoriale scaturiscono da diverse concause: sappiamo che i nostri ambienti gerarchici sono spesso caratterizzati da lotte interne; i lavoratori subiscono nel silenzio mobbing; spesso sono vittime di processi penali costruiti ad arte e sono bersaglio di procedimenti disciplinari che il più delle volte si rivelano essere castelli di sabbia; turni usuranti, interventi ad alto rischio come le risse, i tso, il rilievo dei sinistri mortali; quindi pressioni interne ed esterne, pattuglie monoagente: tutte queste cause legate al mondo del lavoro, unitamente ai problemi personali, possono innescare fenomeni che poi inducono anche al suicidio. È emerso che il lavoratore si sente sempre più come una pedina usata dal dirigente di turno per raggiungere i propri obiettivi.

Lo stress lavoro-correlato è riconosciuto come un rischio a tutti gli effetti dall’ Inail, dal decreto legislativo 81 del 2008 e anche dal Ministero del Lavoro che si è espresso a seguito di interpello. Sappiamo che la valutazione dei rischi rientra tra le attività non delegabili del datore di lavoro. L’obiettivo che vogliamo raggiungere con questo percorso che è iniziato ieri sera è rendere i colleghi consapevoli!
Per molti datori di lavoro la prevenzione del rischio Stress è percepita solo come una pratica burocratica; alcune volte ne sono Essi stessi la causa. Quindi per contrastare la cecità dei datori di lavoro dobbiamo essere noi a farci promotori di una spinta culturale e politica in tal senso è il SULPL Nazionale in quanto sindacato di Categoria, attraverso il Laboratorio di Formazione si farà promotore di questa campagna di sensibilizzazione. Ripetiamo ai colleghi che nessuno è solo, che attraversare un momento di debolezza non è una vergogna e chiedere aiuto è un atto di coraggio! Questo dobbiamo ripetere a noi stessi e ripeterlo ai Colleghi. Il Sulpl ha avviato un dialogo con Anci, abbiamo attivato convenzioni con psicologi esperti in materia di lavoro e abbiamo creato una mail che è collegatiascolto@sulpl.it per fare da trait-d’union tra i Lavoratori in difficoltà e gli esperti psicologi, il tutto chiaramente, garantendo assolutamente la privacy di ciascuno.
CONVENZIONE DOTT.SSA FRANCESCA SIBONI
CONVENZIONE STUDIO ATENA