Lo avevamo messo in conto che la nostra presa di posizione netta al fianco dei colleghi della Polizia Locale di Milano avrebbe suscitato indignazione di una certa parte. Giova ribadire che lo abbiamo fatto a ragion veduta perchè conosciamo molto bene gli accadimenti; certo non possiamo scendere nel merito, ma ci siamo espressi con cognizione di causa e come sempre il tempo ci darà ragione. Ribadiamo anche che siamo i primi a condannare la violenza e non ne facciamo certo una questione di genere. Non è stata perpetrata violenza alcuna da parte dei Colleghi. Certo è che la macchina del fango non ci risparmia mai. Certi “giornalisti” perdono il sonno pur di alimentarla con titoli raccapriccianti, con lo scopo di creare dei veri e propri MOSTRI… Il vero giornalismo è altra cosa: è ciò che riporta con oggettività gli accadimenti, e non solo una parte, con titoli ad effetto per far sembrare ciò che non è. La verità emergerà. Qualcuno ha osservato che il Sindaco Sala dovrebbe dimettersi; Milano è una città oggettivamente alla deriva, abbandonata a se stessa e in un contesto così degradato si trovano ad operare quotidianamente le Forze di Polizia. Il Sindaco, prima di parlare di “fatto grave” commesso dagli Agenti, avrebbe dovuto accertarsi di come sono andate realmente le cose, proprio come abbiamo fatto noi. Ma per una questione ideologica, evidentemente, non ha potuto esprimersi diversamente. Di contro abbiamo ricevuto massimo sostegno dai Colleghi, e questo è ciò che conta, poichè noi operiamo a 360 gradi per la Categoria: in tantissimi ci avete scritto per esprimere solidarietà verso i Colleghi, plauso per la nostra posizione, addirittura in tanti si sono offerti per contribuire alle spese legali che i Colleghi con ogni probabilità dovranno sostenere. Vi ringraziamo, perchè questa solidarietà, questa colleganza sono cosa preziosa, ma abbiamo già garantito ai Colleghi la tutela legale e disciplinare a priori. Apprezziamo comunque il vostro gesto, davvero.
Questo Sindacato di Categoria ha una storia lunga 37anni, noi siamo la memoria storica di questa Riforma. Da almeno 20 anni lavoriamo sulle modifiche del riconoscimento dei Diritti e delle tutele dei Lavoratori della Polizia Locale, ma purtroppo siamo ancora qui, perché nonostante tutti i naufragi, ci vogliamo credere ancora una volta. Lo dobbiamo alla Categoria (quella che crede nella necessità del riconoscimento del ruolo già in essere, ma che le Istituzioni, oltre ai media nazionali, sono le uniche a non volerlo concretizzare) e lo dobbiamo al nostro Sindacato.
Negli anni, con indosso la nostra tuta da lavoro siamo andati anche al Ministero dell’Interno, a trattare con orgoglio per ottenere questo risultato; abbiamo raccolto 600 mila firme per promuovere la Legge anche di iniziativa popolare; senza dimenticare le decine di scioperi, compreso quella della fame, presidi, manifestazioni, cortei, sit-in davanti alle Prefetture, alle Regioni e non per ultimo quello a Bari, davanti alla sede del Presidente di Anci. Siamo volati più volte a Bruxelles a seguito di petizione n.0624/2017 per trattare con la Commissione Europea le problematiche della Polizia Locale. In quella sede è stata rilevata la mancata equiparazione alle altre Forze di Polizia, la violazione del codice etico europeo e contestualmente la medesima Commissione ha scritto per ben due volte, sollecitando, il Governo e il Ministero dell’Interno alla risoluzione della questione de quo. Ci siamo scontrati sempre duramente con chi l’ha ostacolata, in primis, come sapete, i burocrati del Ministero dell’Interno; abbiamo collaborato con tutte le forze politiche in campo, con tutti i relatori di volta in volta incaricati, pur di raggiungere l’obiettivo.
Nell’ultima Legislatura con l’On. Sibilia che ha promosso audizioni allargate anche a chi di Polizia Locale non sa nulla, o che rappresenta solo se stesso, abbiamo sinceramente assistito al caos totale; il fondo è stato toccato quando in audizione ha voluto interpellare anche i sindacati della Polizia di Stato, notoriamente contro la nostra Legge di Riforma.
Ad oggi non ci è ancora chiaro quale sia il pensiero di Fratelli d’Italia sulla Polizia Locale.Abbiamo incontrato già dal novembre 2022 a Palazzo Chigi il Capo di Gabinetto del Premier Meloni, il Ministro dell’Interno, Il Presidente del Senato, il Vice Presidente della Prima
Commissione Affari Costituzionali della Camera, il relatore di maggioranza, due dei tre sottosegretari al Ministero dell’Interno, il Presidente della Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato e il relatore indicato.
Il Disegno di Legge depositato sarà incardinato al Senato presumibilmente domani 16 maggio 2023 e contestualmente abbiamo inoltrato nuovamente gli emendamenti al DDL n.610, al quale abbiamo dato il nostro ampio contributo già in marzo.
Gli emendamenti ricalcano chiaramente la nostra linea di pensiero sulla Polizia Locale, ampiamente conosciuta. Se voleste inviarci i Vostri suggerimenti, ci rendiamo disponibili ad analizzarli per reinoltrarli alla Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato. Potete farlo all’indirizzo riforma@sulpl.it
Lo stesso verrà discusso dopo aver raccolto tutti gli emendamenti e aver avviato le audizioni. Noi riteniamo sia necessaria la Delega al Governo, come concordato con le attuali forze politiche di maggioranza alla Camera dei Deputati, per accelerare la Legge di Riforma; non possiamo attendere, per l’ennesima volta, l’intera Legislatura. La Categoria è stanca e non lo merita.
Non abbiamo ben compreso questo cambio di programma. Nel disegno di Legge a nostro avviso ci sono elementi molto aleatori. Il DDL 610 su iniziativa parlamentare del Sen. Alberto Balboni (FDI) ricalca quello depositato dal Sen. Rampelli nel 2018. Da Fratelli d’Italia ci saremmo aspettati un’idea ben più ampia e partecipata con chi rappresenta oggettivamente la Polizia Locale (e non certamente i sindacati rappresentativi, oggi presenti nello scenario italiano che non rappresentano certamente la polizia Locale italiana); sulla Riforma della Polizia Locale, ci saremmo aspettati più diritti, più tutele, ci saremmo aspettati una profonda conoscenza dello status di questi Lavoratori.
Anche questa volta l’intendimento è di ascoltare tutti e questo è deleterio per la Categoria, e la storia lo insegna. Non è dato sapere cosa pensa il Legislatore della Polizia Locale. Il nostro timore è che possa essere promossa una Legge che non soddisfi affatto ciò che la Polizia Locale, giustamente, si aspetta e ne tantomeno le esigenze e le necessità dei cittadini che hanno sempre più necessità di avere una Polizia del territorio, cioè una vera Polizia di Prossimità, che si identifica solo con la Polizia Locale italiana. Siamo attenti e non preoccupati, questa è la verità.
Da parte nostra continueranno in modo trasversale e senza sosta le interlocuzioni con tutti i soggetti titolati ad operare su questa Legge, ma dopo tanti anni e tanti sacrifici, tanta sopportazione di palesi ingiustizie e di trattamenti discriminatori, pur con tutta la buona volontà, possiamo essere solo cautamente ottimisti… perché non esserlo!
Noi vogliamo una Legge di Riforma che dia veramente DIGNITA’ alla Polizia Locale e che la equipari a 360° alle altre Forze di Polizia.Non vogliamo una timida Riforma, vogliamo una Legge dirompente, che rappresenti un vero e proprio voltare pagina.
Chi ci conosce sa che non lavoriamo sotto i riflettori in cerca di visibilità. Noi vogliamo portare a casa i risultati. Come sempre facciamo da anni, vi terremo costantemente informati. Noi vi diremo sempre la verità! Vi chiediamo solo un’unica cosa, SOSTENETECI!
Perchè diciamolo, oggi per i Lavoratori sono sempre di più i Doveri che i Diritti, e gli stessi Diritti che fino a qualche tempo fa erano tali, ora sono diventati Diritti negati (anche grazie in alcuni casi alla complicità di sindacati “rappresentativi”).
Come Organizzazione Sindacale non amiamo fare concertoni o altre manifestazioni a sfondo politico-pubblicitario, non ne abbiamo bisogno in quanto noi siamo sempre accanto ai nostri Colleghi e quando qualcuno di loro cade sul campo o viene ferito, quelle ferite è come se fossero anche in parte le nostre; è difficile da spiegare ma si percepisce che la Categoria vive ore di apprensione nell’attesa di sapere se quel Collega, in qualunque angolo d’Italia, sia finalmente fuori pericolo e che l’abbia scampata.
Tutti ci sentiamo Alex, al suo posto poteva esserci un qualsiasi altro Collega, dotato di medesimo coraggio e senso del Dovere e di abnegazione, di amore per il nostro lavoro e la nostra Divisa.
Già… quella Divisa che dai più è considerata di serie B e la Vita di chi la indossa è carne da macello che però vale sempre un pò meno delle altre; a volte si ha la sensazione che valga meno anche di quella dei malviventi, che spesso si tenta di far passare invece per “bravi ragazzi”.
In questa giornata simbolica vorremmo che il messaggio alle Istituzioni, in particolare al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivasse forte e chiaro: è necessario portare avanti velocemente una giusta Legge di Riforma della Polizia Locale Italiana che la equipari anche nei Diritti e nelle tutele alle Forze di Polizia ad ordinamento statale, senza più ostruzionismi di sorta.
Abbiamo letto e apprezzato la solidarietà espressa dal Presidente Meloni e dal Min. Matteo Salvini, ma la Categoria è estenuata dalle promesse, dalle frasi di circostanza più o meno sentite; la Polizia Locale ha bisogno che alle parole seguano i fatti. La Polizia Locale ha bisogno di dignità, di riconoscimento del ruolo, di parificazione.
In un momento storico caratterizzato da tensioni sociali, violenza, terrorismo, immigrazione senza freni, il sistema sicurezza che ormai è al collasso, stride il comportamento di certa politica che si occupa piuttosto solo di alimentare il delirio collettivo del razzismo e del ritorno del fascismo, usandoli come “armi” di distrazione di massa, sostenendo che le nostre città sono sicure e che la paura che i cittadini provano è solo percezione. In realtà la paura è reale e serpeggia ormai anche tra le Divise, perchè lo Stato da loro pretende, ma non le tutela.
Basta giocare con la Vita degli Agenti. Le Divise non possono sopperire ai fallimenti di una politica incapace e rincorrere l’emergenza sicurezza, pagando con la propria Vita o riducendosi sul lastrico per sostenere spese legali per essersi difesi nell’adempimento del Dovere.
L’intervento in cui Alex ha avuto parte attiva, dai risvolti tragici (che potevano essere ben peggiori se il nostro Collega non fosse intervenuto in ausilio ai Colleghi dell’Arma e se il Carabiniere non avesse difeso la Vita di Alex Frusti che non poteva più difendersi perchè gravemente ferito), ha dimostrato ancora una volta, semmai fosse necessario, che sulla strada per i delinquenti non conta il colore della Divisa: i delinquenti colpiscono indistintamente tutte le Divise; per questo motivo per la Polizia Locale urge una Riforma che la parifichi alle altre Forze di Polizia nei Diritti e anche nelle tutele. Abbiamo diritto ad avere le stesse possibilità anche di poterci difendere in situazioni critiche. La Vita ha lo stesso valore e pari dignità per tutti i Lavoratori.
Nella speranza dunque che queste parole possano giungere e sensibilizzare chi di dovere, il nostro pensiero va con il cuore ad Alex e al Collega dei Carabinieri che per aver adempiuto il loro Dovere di preservare l’incolumità dei cittadini e in parte la propria, oggi si ritrovano ad essere anche indagati per l’ennesimo *atto dovuto*.
In realtà i Colleghi dovranno trovarsi un avvocato, pagarlo di tasca propria, al fine di difendersi, dopo aver rischiato anche la Vita. È così che questo Stato tutela le Divise…
Il SULPL, nella persona del Segretario Generale, mette fin da subito i propri legali a disposizione del Collega Alex Frusti, per la tutela legale e assistenza in tutte le fasi giudiziarie.
Bisogna cambiare la normativa vigente: un servitore dello Stato deve avere un trattamento diverso, non è possibile che uno Stato che si definisca civile dia più garanzie ai delinquenti che agli Uomini e alle Donne in Divisa. Il Presidente Meloni per questo 1 Maggio ha dichiarato di voler dare un segnale ai Lavoratori; di spunti di riflessione gliene abbiamo dati, ora attendiamo azioni repentine e concrete, e in questa direzione va proprio la missiva inviata oggi alle più Alte Cariche dello Stato dal nostro Segretario Generale Mario Assirelli.
Per quel che ci riguarda questi due Colleghi rappresentano a pieno titolo i Lavoratori e sono il simbolo di questa giornata. Dovrebbero essere encomiati, anzichè indagati, ma trattasi di atto dovuto (sic est!)
Il SULPL scrive, dopo i diversi incontri/Confronti avuti, al Ministro dell’Interno per le ulteriori richieste pervenute di interventi sulla sicurezza e per il controllo del territorio che si inoltrano alle polizie locali in particolare di Roma, Milano e Napoli ma che si potranno estendere anche in tante altre province per ulteriori periodi di tempo. La Polizia Locale non si è mai sottratta anche alle richieste dello Stato per arginare le esondazioni di insicurezza, inciviltà e di delinquenza le quali hanno prodotto una altissima tensione sociale da questo segretario ampiamente denunciato da diversi anni e in ogni luogo anche governativo e non si asterrà certamente oggi. Ora come avevamo già detto al Governo prima di “elargire” nuove incombenze è doveroso che l’Esecutivo ponga in atto IMMEDITAMENTE la riforma della Categoria affinché, oltre all’attività posta in essere quotidianamente dalla Polizia Locale, dia definitivamente i giusti riconoscimenti ai diritti, alle tutele e alle assicurazioni a questi Lavoratori. Ad Anci chiediamo un urgente incontro per trattare della questione in quanto NON abbiamo sufficienti Operatori per rispondere a tutte le chiamate della Comunità per le politiche scellerate di mancate assunzioni in questo comparto che è ancora privatizzato (sic!) ed ha subito tagli da parte di TUTTI i Governi che si sono susseguiti in questi anni. Ora i miracoli non si fanno, massima disponibilità ad operare per l’interesse complessivo ma con gli strumenti necessari e con il nuovo personale per rispondere al meglio alle richieste della popolazione. Dobbiamo però rilevare che la Legge 65/86 all’art.5 comma 4° dispone:… Nell’esercizio delle funzioni di agente e di ufficiale di polizia giudiziaria e di agente di pubblica sicurezza, il personale di cui sopra, messo a disposizione dal Sindaco, dipende operativamente dalla competente Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza nel rispetto di eventuali intese fra le dette Autorità e il Sindaco…..” pertanto le autorità di pubblica sicurezza delle città di Roma, Milano e Napoli, città dove il contenuto della direttiva, per adesso, è stato messo in atto fino al 17 u.s., sono i Prefetti, da cui dipendono operativamente gli operatori di Polizia Locale in possesso della qualità di agente di P.S., che in attuazione della direttiva suddetta, gli operatori di Polizia Locale, hanno gli stessi rischi, le stesse competenze, le stesse qualifiche degli operatori di Polizia ad ordinamento statuale, ma purtroppo non hanno le stese tutele, poiché incardinati in un contratto privatistico che li equipara a tutti gli altri dipendenti comunali. Nella direttiva si legge inoltre:….”Nell’ambito di un disegno condiviso in materia di sicurezza urbana, in sede di Comitato potrà essere acquisita la disponibilità dei Sindaci a favorire un ulteriore coinvolgimento delle Polizie Locali relativamente agli ambiti di competenza….” Il SULPL si domanda quali siano gli ambiti di competenza, saranno quelli territoriali, diversamente gli ambiti di competenza delle Polizie Locali sono i medesimi di quelli delle altre forze di Polizia Statali e funzionali al mantenimento della sicurezza anche urbana e dell’Ordine Pubblico e per lo svolgimento anche gli operatori di Polizia Locale dovranno essere destinatari dell’indennità di O.P.
Ieri pomeriggio con la Dottoressa Francesca Siboni ci siamo occupati di prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e di promozione della salute nei luoghi di lavoro. Il corso del Laboratorio di Formazione è stato molto partecipato anche emotivamente da parte dei Colleghi che ringraziamo, anche grazie alla professionalità ed empatia dimostrati dalla psicologa. Abbiamo iniziato la lezione fornendo alcuni dati sui suicidi: dal 2014 al 2021 sono 355 le Divise che si sono tolte la vita. La Polizia Locale rientra proprio tra le attività ad elevato rischio Stress ed è al 4º posto in quanto a suicidi. Chiaramente di questo argomento scomodo se ne parla ancora troppo poco sui luoghi di lavoro; noi stessi in veste di sindacalisti facciamo fatica ad attirare l’attenzione dei datori di lavoro e delle amministrazioni su argomenti come lo stress lavoro-correlato e il benessere organizzativo. La stessa Inail, soprattutto post pandemia, ha invitato i vari enti a realizzare focus group e ad attivare percorsi con esperti psicologi del lavoro. La sindrome da burnout e il suicidio che è un fenomeno multifattoriale scaturiscono da diverse concause: sappiamo che i nostri ambienti gerarchici sono spesso caratterizzati da lotte interne; i lavoratori subiscono nel silenzio mobbing; spesso sono vittime di processi penali costruiti ad arte e sono bersaglio di procedimenti disciplinari che il più delle volte si rivelano essere castelli di sabbia; turni usuranti, interventi ad alto rischio come le risse, i tso, il rilievo dei sinistri mortali; quindi pressioni interne ed esterne, pattuglie monoagente: tutte queste cause legate al mondo del lavoro, unitamente ai problemi personali, possono innescare fenomeni che poi inducono anche al suicidio. È emerso che il lavoratore si sente sempre più come una pedina usata dal dirigente di turno per raggiungere i propri obiettivi.
Lo stress lavoro-correlato è riconosciuto come un rischio a tutti gli effetti dall’ Inail, dal decreto legislativo 81 del 2008 e anche dal Ministero del Lavoro che si è espresso a seguito di interpello. Sappiamo che la valutazione dei rischi rientra tra le attività non delegabili del datore di lavoro. L’obiettivo che vogliamo raggiungere con questo percorso che è iniziato ieri sera è rendere i colleghi consapevoli!
Per molti datori di lavoro la prevenzione del rischio Stress è percepita solo come una pratica burocratica; alcune volte ne sono Essi stessi la causa. Quindi per contrastare la cecità dei datori di lavoro dobbiamo essere noi a farci promotori di una spinta culturale e politica in tal senso è il SULPL Nazionale in quanto sindacato di Categoria, attraverso il Laboratorio di Formazione si farà promotore di questa campagna di sensibilizzazione. Ripetiamo ai colleghi che nessuno è solo, che attraversare un momento di debolezza non è una vergogna e chiedere aiuto è un atto di coraggio! Questo dobbiamo ripetere a noi stessi e ripeterlo ai Colleghi. Il Sulpl ha avviato un dialogo con Anci, abbiamo attivato convenzioni con psicologi esperti in materia di lavoro e abbiamo creato una mail che è collegatiascolto@sulpl.it per fare da trait-d’union tra i Lavoratori in difficoltà e gli esperti psicologi, il tutto chiaramente, garantendo assolutamente la privacy di ciascuno.
RISPOSTA AL CSA: VERSO LA FIRMA DEFINITIVA DEL CNL COMPARTO FUNZIONI LOCALI!
Sembrerebbe che l’ipotesi CCNL Funzioni Locali 2019/2021 sia stata trasmessa a Palazzo Chigi e che chiaramente dovrà passare all’analisi ed al vaglio del nuovo governo per il completamento dell’iter di approvazione. Dobbiamo comunque, con l’onestà intellettuale che ci ha sempre contraddistinto, informare i lavoratori che il MEF ha espresso dubbi sulla copertura economica che gli aumenti comporteranno ed inoltre è doveroso sottolineare che alla Ragioneria dello Stato non convincevano le tante sezioni speciali passate, da una a quattro; infatti l’ipotesi contrattuale, a quella della Polizia Locale, già presente nel CCNL 21 maggio 2018, hanno aggiunto: la sezione personale educativo e scolastico, la sezione del personale iscritto ad ordini o albi professionali e la sezione personale delle professioni sanitarie e socio sanitarie.
E’ LEGITTIMO PORSI UNA DOMANDA, SOPRATTUTTO PER LE ULTIME DUE SEZIONI, SUI MOTIVI CHE HANNO PORTATO A QUESTE DECISIONE DA PARTE DELLE OO.SS. FIRMATARIE (non certo da parte di quella pubblica – padronale – che è ovvia!) CONSIDERATO IL NUMERO ESIGUO DI LAVORATORI CHE VI SONO INQUADRATI.
E’ imperativo informare con chiarezza i Lavoratori che la firma definitiva, ergo gli effetti economici del nuovo CCNL si realizzeranno, forse, entro la fine dell’anno, che questo contratto sarà firmato già scaduto al 31 dicembre 2022; infatti, all’art. 2 dell’ipotesi rubricato come durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto si legge: “1. Il presente contratto concerne il periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, sia per la parte giuridica che per la parte economica.” Da chi ha firmato l’ipotesi (CGIL,Cisl,Uil e CSA) si comunica – annebbiando il contenuto e la realizzazione nonchè l’applicazione reale del CNL ai Lavoratori – che il nuovo CCNL ha apportato aspetti migliorativi, NE SIAMO SICURI???, ma è doveroso porsi alcune semplici domande:Sono state eliminate le forbici salariali, fissando il valore delle indennità previste rendendole valide in tutta Italia ed eliminando le disparità di trattamento tra lavoratori che svolgono le stesse funzioni ma in enti diversi? Vedi valori indennità di condizioni lavoro, lavoro esterno, indennità di funzione. (tutto demandato alla contrattazione decentrata ed alla consistenza del fondo ex art.15). NO!!!!Le progressioni economiche sono state legate all’anzianità di servizio, quindi alla professionalità acquisita come per altri comparti? NO!!!! (tutto demandato alla contrattazione decentrata ed alla consistenza della parte fondo ex art.15 destinata);Il lavoro festivo infrasettimanale, che ha determinato una notevole mole di contenzioso è stato definitivamente risolto? NO!!! E’ stato legato alla turnazione e la fruizione dell’eventuale riposo compensativo scippato ai lavoratori e demandato alla contrattazione integrativa. PATETICO!
La disapplicazione e sostituzione dell’art.56 quater (fondo Perseo-Sirio), quando ormai ci si avviava ad un riconoscimento univoco dei lavoratori, da parte della giurisprudenza, al mantenimento del diritto di scelta verso altri fondi diversi dal Perseo-Sirio, è stata opportuna o operata per mettere ulteriori paletti ed agevolare quest’ultimo? SI!!! La nuova formulazione Art. 98:” Fermo restando l’obbligo generalizzato di destinazione – a partire dal 22 maggio 2018, data dalla quale hanno avuto effetto le clausole del CCNL sottoscritto il 21maggio 2018 – di tutte le contribuzioni datoriali di cui al comma 1 lettera a) unicamente al fondo Perseo Sirio, resta salva per i lavoratori la possibilità di conservare la posizione contributiva eventualmente già maturata presso altre forme pensionistiche precedentemente a tale data”;L’indennità di vigilanza, il cui valore è fermo da tempo immemorabile è stata aumentata di € 16.66 lordi mensili vi sembra incrementata in maniera congrua? NO!!!!I Fondi ex art.15 (ora art. 79) sono abbastanza capienti ed i loro incrementi sufficienti alla corresponsione degli istituti contrattuali demandati al secondo livello per tutte le categorie di lavoratori? SECONDO NOI, NO!!!!! Trarre le conclusioni spetta ai Lavoratori, per noi abituati a dire le cose così come stanno, resta solo da affermare: ”Nuovo contratto vecchi problemi”.Una cosa è certa resta un’altra occasione persa per i Lavoratori del Comparto Funzioni Locali.
DAL 2006, IL 12 SETTEMBRE E’ PER NOI LA GIORNATA DELLA MEMORIA, DEL RICORDO. LO SCOPO DI QUESTA COMMEMORAZIONE E’ DI NON DIMENTICARE TUTTI I COLLEGHI DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA CHE, SACRIFICANDO LA LORO VITA, HANNO COMPIUTO IL PIU’ GRANDE E SIGNIFICATIVO GESTO DI ALTRUISMO VERSO LA COLLETTIVITA’, E QUINDI IN DIFESA DEI CITTADINI.
IN UNA SOCIETA’ IN CUI I VALORI TENDONO A DISSOLVERSI, IN UN TEMPO FATTO DI VIOLENZA, IN UN TEMPO SENZA MEMORIA, E’ NOSTRO DOVERE DONARE L’IMMORTALITA’ AI NOSTRI EROI POSITIVI, PROPRIO ATTRAVERSO IL RICORDO CHE CELEBRIAMO QUEST’OGGI.
IN QUESTO MODO LE LORO AZIONI, I LORO VALORI, I LORO SENTIMENTI, I LORO IDEALI POTRANNO RESISTERE ALL’OBLIO E I NOSTRI AMATI COLLEGHI CONTINUERANNO A VIVERE NEI NOSTRI CUORI E LA LORO ESSENZA POTRA’ ESSERE DI SPRONE E ISPIRAZIONE PER LE GENERAZIONI FUTURE.
IN QUESTA VESTE DI “ESPLORATORI DELLA MEMORIA” SAREMO CUSTODI DEL RICORDO DEL SACRIFICIO E DEI VALORI DEI NOSTRI COLLEGHI E PUNGOLO PER QUELLE ISTITUZIONI CHE CONTINUANO A CONSIDERARCI FIGLI DI UN DIO MINORE E PER QUEI DIRIGENTI POCO ATTENTI ALLA SICUREZZA DEI PROPRI UOMINI E DONNE DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA.
PRIMA DI RICORDARE I NOSTRI COLLEGHI CADUTI NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE, ABBIAMO VOLUTO RICORDARE IL NOSTRO FRATELLO DI VITA PAOLO SARASINI CHE IL 5 AGOSTO DI QUEST’ANNO, DOPO UNA GRAVE MALATTIA, IN PUNTA DI PIEDI CI HA LASCIATI.
🖤Ti rialzerò, ti solleverò Su ali d’aquila ti reggerò Sulla brezza dell’alba ti farò brillar Come il sole, così nelle mie mani vivrai 🖤 (tratto da “Su ali d’aquila”)
PAOLO NON E’ UN CADUTO NELL’ADEMPIMENTO DEL DOVERE, MA E’ UN FRATELLO CHE TANTO HA CREDUTO IN QUESTA CATEGORIA E TANTO HA DATO A QUESTO SINDACATO E ALLA POLIZIA LOCALE ITALIANA.
E VOGLIAMO RICORDARLO CON IMMENSO AFFETTO, PROPRIO RILEGGENDO ALCUNI PASSAGGI DELLA SUA PREGHIERA PER I CADUTI, LETTA LO SCORSO ANNO, QUANDO ANCORA ERA TRA NOI. IN QUELLE PAROLE SI CELA LA SUA SENSIBILITA’ E IL SUO CREDO PER IL VALORE INTRINSECO DI QUESTA GIORNATA:
LA MEMORIA NON E’ SOLO UN’ECO LONTANA.
OGNI RICORDO VIVE NEL NOSTRO INTIMO, E AL DI FUORI DI NOI, CON LE NOSTRE AZIONI.
LA MEMORIA E’ VIVA.
LA MEMORIA E’ VITA.
STA A NOI FAR SI CHE QUOTIDINAMENTE L’IMMAGINE DEI NOSTRI AMICI E COLLEGHI NON RIMANGA SOLO UN RIFLESSO, MA SIA UNA CERTEZZA, PROSEGUENDO NELLA LORO OPERA.
I NOSTRI COLLEGHI SONO PRESENTI PiU’ CHE MAI, E SEMPRE CI SARANNO; I LORO NOMI NON DIVENTERANNO UN’IMMAGINE SFUOCATA, ANZI IL TEMPO RENDERA’ LORO GLI ONORI CHE SI MERITANO…
La cerimonia è stata molto emozionante. Un grazie alla Segreteria di Genova che ha organizzato tutto alla perfezione. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per questa giornata e a coloro che hanno partecipato con il cuore. Un ringraziamento al Sindaco di Genova e a tutte le autorità convenute. Arrivederci al prossimo anno. Mario Assirelli
sarà davvero così remunerativo come cgil,cisl, uil e csa affermano??!!anche sul giuridico?!e le risorse dei fondi saranno sufficienti!- SECONDO NOI NO!!!
Art. 96 Progressione Area Istruttori che risultano titolari di funzioni di coordinamento “differenza stipendiale” incrementata di € 350;
Art.97 “Indennità di funzione” gli Enti possono erogare fino ad un massimo € 3000 annui lordi elevabile fino ad un massimo di €4000 per il personale inquadrato nell’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione (E.Q.), tutto demandato alla contrattazione integrativa.Ancora una volta tutto demandato alla volontà degli Enti ed alla contrattazione decentrata con disparità di trattamento dovuta alla capienza del fondo ex art.15 CNL, ciò determinerà diversità di trattamento tra lavoratori che svolgono le medesime funzioni.
Art.98 “utilizzo dei proventi delle violazioni del codice della strada” cosa prevedeva l’art. 56 quater CNL 21 maggio 2018: Utilizzo dei proventi delle violazioni del codice della strada:
1. I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie riscossi dagli enti…omissis…a) contributi datoriali al Fondo di previdenza complementare Perseo-Sirio; è fatta salva la volontà del lavoratore di conservare comunque l’adesione eventualmente già intervenuta a diverse forme pensionistiche individuali; ecco la nuova formulazione: 2. Fermo restando l’obbligo generalizzato di destinazione – a partire dal 22 maggio 2018, data dalla quale hanno avuto effetto le clausole del CCNL sottoscritto il 21 maggio 2018 – di tutte le contribuzioni datoriali di cui al comma 1 lettera a) unicamente al fondo Perseo Sirio, resta salva per i lavoratori la possibilità di conservare la posizione contributiva eventualmente già maturata presso altre forme pensionistiche precedentemente a tale data. 3. Il presente articolo disapplica e sostituisce l’art. 56 quater del CCNL 21.05.2018. Compressa e cancellata la facoltà dei lavoratori di conservare comunque l’adesione eventualmente già intervenuta a diverse forme pensionistiche, già riconosciuta dalla giurisprudenza in diverse sentenze;
Incremento di € 16,66 mensili lordi dell’indennità di vigilanza – Art.99 – queste risorse saranno sufficienti a pagare l’aumento delle bollette delle Famiglie dei Lavoratori della P.L.!!!!
Indennità di servizio esterno Art. 100, ancora forbici salariali incrementata da €1,00 a 15,00. Ancora una volta il dettato contrattuale determinerà diversità di trattamento tra lavoratori che svolgono il medesimo servizio, sarà infatti la capienza del fondo di ciascun Ente che determinerà il valore dell’indennità di servizio esterno.
Lavoro festivo infrasettimanale art.30 Comma 4 lett.d): “d) turno festivo infrasettimanale: maggiorazione oraria del 100% della retribuzione di cui all’art.74, comma 2, lett. c) del presente CCNL.” Ancora compressione della volontà del lavoratore di poter usufruire del corrispondente riposo compensativo infatti tanto prevede l’art. 7 Contrattazione collettiva integrativa: soggetti e materie alla lettera ac) previsione della facoltà, per i lavoratori turnisti che abbiano prestato la propria attività in una giornata festiva infrasettimanale, di optare per un numero equivalente di ore di riposo compensativo in luogo della corresponsione dell’indennità di turno di cui all’art. 30 comma 5, lett d); resta inteso che, anche in caso di fruizione del riposo compensativo, è computato figurativamente a carico del Fondo l’onere relativo alla predetta indennità di turno;
Queste le risorse di incremento del fondo art. 79 b) un importo, su base annua, pari a Euro 84,50 per le unità di personale destinatarie del presente CNL in servizio alla data del 31/12/2018; poiché l’incremento di cui alla presente lettera decorre retroattivamente dal 1/01/2021, si applica quanto previsto al comma 6;
Perché per il personale sanitario, socio sanitario e socio assistenziale è stato così previsto e nulla per la Polizia Locale: Art. 105 Tempi di vestizione e svestizione del personale sanitario, socio sanitario e socio assistenziali 1. Nei casi in cui il personale appartenente ai profili sanitari, socio-sanitari o socioassistenziali, sia obbligato ad indossare abiti da lavoro e/o dispositivi di sicurezza per lo svolgimento della prestazione e le operazioni di vestizione e svestizione debbano necessariamente avvenire all’interno della sede, l’orario di lavoro riconosciuto ricomprende fino a 15 minuti complessivi destinati a tali attività, tra entrata ed uscita, purchè risultanti dalle timbrature effettuate. Perché si sono dimenticati che anche la Polizia Locale per effettuare il regolare servizio ha necessità di indossare abiti da lavoro (l’uniforme) e soprattutto i dispositivi di sicurezza e quindi nulla hanno previsto in tal senso. Dov’erano i sindacati confederali!? E il CSA!?!?!
Strano che le Sezioni speciali da una – per la Polizia Locale – siano passate a quattro? Ognuno tragga le proprie considerazioni!
I LAVORATORI DELLA POLIZIA LOCALE SAPRANNO ANALIZZARE QUANTO SOPRA!!!!
Stamattina nella Chiesa di Santa Franca a Piacenza, parenti, Colleghi e Amici hanno salutato per l’ultima volta il nostro Paolino.
Una chiesa gremita e commossa. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questo momento di profondo dolore. Un ringraziamento anche alle Segreterie delle Regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Lombardia, Calabria e Puglia che hanno partecipato con una loro delegazione.
Questo l’ultimo saluto commosso del Segretario Generale Mario Assirelli, Fratello di Vita di Paolo Sarasini:
PAOLINO ( un mio termine simpatico che uso per chiamare Paolo vero Fratello non di sangue ma di vita) GRAZIE PER ESSERTI FATTO CONOSCERE, UN VERO UOMO, RARI DA INCONTRARE IN QUESTA SOCIETA’ FATTA DI APPARENZA E DI FALSE PAROLE. IN TRENT’ANNI HAI LOTTATO STRENUAMENTE PER DIFENDERE I DIRITTI DEI LAVORATORI – CON LA “L” MIUSCOLA – DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA PER AIUTARLI E TUTELARLI PERCHE’ I TUOI PRINCIPI/ IDEALI ERANO QUELLI – SANI E LIBERI – PER COMBATTERE L’INGIUSTIZIA CHE REGNA IN QUESTA CATEGORIA E TUTTO QUESTO, USANDO UN EUFEMISMO, TI FACEVA MOLTO ALTERARE. PAOLO UN ALTRUISTA E UN UOMO DI CUORE IN TUTTI I CAMPI – DOVEVATE VEDERLO QUANDO ANDAVAMO PER L’ITALIA INTERA E IN EUROPA COME, APPENA GIUNTI A DESTINAZIONE, CHIAMAVA IMMEDIATAMENTE PRIMA, LA SUA MAMMA E POI LA SILVIA – UN UOMO D’ONORE E DI CREDO SIA NEL CAMPO SINDACALE CHE DEONTOLOGICO IN QUELLO PROFESSIONALE UN ESEMPIO. LE TUE QUALITA’ UMANISTICHE ERANO INEGUAGLIABILI C’ERA SOLO DA IMPARARE. NON DOVETE PIANGERE IN QUANTO CON PAOLINO, LO ABBIAMO SEMPRE AFFERMATO DAVANTI ALLA MORTE, CHE FA PARTE DELLA VITA, NON SI PIANGE MA SI RICORDA E SI BRINDA ALLA MEMORIA! E LO FAREMO ANCHE OGGI CON QUALCHE DIFFICOLTA’ IN PIU’. LA FORZA DEL PENSIERO E’ ENORME ED E’ PER QUESTO CHE SARAI SEMPRE CON NOI! QUESTA BANDIERA L’HAI TENUTA TU PER UN’INFINITA’ DI TEMPO, IN VECE MIA, ORA LA PORTO IO PER TE!!!
IL NOSTRO SIMBOLO, IL SIMBOLO DEL SINDACATO IN DIVISA E IMMAGINE DI TANTE BATTAGLIE. AVEVI QUASI COMPLETATO IL MOSAICO DELLA VITA, TI RICORDI PAOLO ? UN ULTIMO TASSELLO L’HAI INSERITO CON NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO ………. HAI LASCIATO UNA VORAGINE IN ME E NEL SULPL CHE SARA’ DIFFICILE SANARE E COLMARE COME NEI LAVORATORI. QUESTO NON PUO’ E NON VUOLE ESSERE UN ADDIO MA SEMPLICEMENTE UN SALUTO E UN ABBRACCIO MIO PERSONALE E DI TUTTA LA DIRIGENZA SULPL E DELLE CENTINAIA DI ISCRITTI CHE TI HANNO CONOSCIUTO, APPREZZANDONE I TUOI VALORI – L’ONORE IL CREDO E LA GIUSTIZIA. A PRESTO PAOLINO
Questo il pensiero dedicato a lui da Miriam, Amica inseparabile, Collega e nostra Dirigente:
Non è facile esprimere l’inesprimibile; ma farò un tentativo per raccontare chi è Paolo.
Paolo è la persona più buona, umile, disinteressata, leale, altruista, generosa, intelligente, che abbia mai conosciuto.
Paolo è talmente speciale, da essere per pochi. Non tutti sono in grado di coglierne l’essenza.
Io sono una privilegiata, perché ho ricevuto il dono di poter percorrere un tratto di strada accanto a lui e di entrare a far parte del suo mondo; gliene sarò grata per sempre: un mondo favoloso, magico, fatto di passioni, di sogni, di ideali… quelli veri, che se inseguiti possono elevare l’animo umano e renderlo migliore. Un mondo, quello di Paolo, intriso dei suoi valori, nel quale trova spazio anche il suo adorato latino e le sue carte magiche. Questa eredità di valori e di affetti non deve andare perduta; la custodirò gelosamente e ne farò tesoro, per far vivere nel tempo i suoi ideali.
Anche a lavoro, e la presenza e la commozione di tanti colleghi ne sono la dimostrazione, per la maggior parte di noi era un punto di riferimento indiscusso: un leader, non un capo. Era amato da tutti i suoi “ragazzi”, come ci chiamava lui; e sono certa di interpretare ed esprimere i sentimenti di tutti i Colleghi, quelli sinceramente affezionati.
Nella Vita personale, lavorativa, sindacale, ha sempre messo a disposizione di tutti, tutto se stesso.
Per quasi due anni ha lottato con tutte le sue forze contro un’ atroce e ingiusta malattia, ma affrontata sempre con coraggio, con profonda dignità, benevolenza, pazienza, con infinito spirito di sopportazione e con speranza. Addirittura in più di un’occasione è stato lui a darci coraggio, e mai, ci ha negato quel suo sorriso, che era un porto sicuro.
Paolo amava la vita più di ogni altra cosa; mi diceva sempre che lui non aveva paura della morte, ma che gli dava fastidio perché non gli avrebbe permesso di fare tante cose che aveva in programma; Paolo aveva ancora tanto da fare, da insegnare, da dire, da raccontare, da vivere!
Sapete, in Paolo c’è della poesia: ha il dono di incoraggiare, guidare, spronare le persone a cui vuol bene, cerca di tirare fuori il meglio, cerca di renderle migliori e pronte ad affrontare la vita… Lui c’è sempre, ma un passo indietro. Prima che se stesso, vengono gli altri.
Di Paolo preferisco parlare al presente perché, come tutti gli angeli continuerà a starci accanto per il resto del nostro cammino, con il suo stile unico, con discrezione e in punta di piedi, così come è andato via…
Quest’anima bella vivrà per sempre nel ricordo e nel cuore dei suoi affetti.
Un grazie di cuore a tutti gli Amici che con un gesto o con una parola hanno fatto sentire la loro vicinanza ed in particolare a Manuel e alla Croce Rossa di Bobbio perché hanno mostrato grande sensibilità.
Vi lascio leggendovi il suo testamento, un vero e proprio inno alla vita, scritto da Paolo in occasione dell’ultimo suo Natale…
LA NOSTRA AZIONE, COME SEMPRE COSTANTE E CONTINUA, E’ LA PROSECUZIONE DELLO SCIOPERO DEL 15 GENNAIO 2022, VOLTA A RIVENDICARE NON SOLO LA NOSTRA RIFORMA, MA ANCHE A CONTESTARE L’AZIONE DEI BUROCRATI DEL MINISTERO DELL’INTERNO CHE HA DI FATTO ANNULLATO L’ATTIVITA’ DELLA PRIMA COMMISSIONE AFFARI COSTIRUZIONALI DELLA CAMERA, CHE AVEVA ALL’UNANIMITA’ VOTATO IL DDL SULLA POLIZIA LOCALE CONDIVISO ANCHE DAL MONDO DEL LAVORO DELLA POLIZIA LOCALE, DIMOSTRANDO, SE CE NE FOSSE STATO BISOGNO, CHE IN ITALIA CHI DECIDE SONO I POTERI FORTI DELLA BUROCRAZIA DEL MINISTERO E NON IL PARLAMENTO VOTATO DAL POPOLO ITALIANO!
CON QUESTA AZIONE DIMOSTREREMO ANCORA UNA VOLTA ALLA POLITICA E AI BUROCRATI, QUANTO CI STIA A CUORE LA POLIZIA LOCALE.
A DIFFERENZA LORO, NOI MANTENIAMO SEMPRE FEDE ALLA PAROLA DATA! NON SIAMO PIU’ DISPOSTI A TOLLERARE L’INDIFFERENZA VERSO QUESTA CATEGORIA, NON ACCETTEREMO PIU’ ULTERIORI DILAZIONI DELLA LEGGE DI RIFORMA O PEGGIO ANCORA UNA CIOFECA DI RIFORMA, CHE ADDIRITTURA IN QUESTO CASO PUR DI LIMITARE L’OPERATO DEI POLIZIOTTI LOCALI, INVENTA SOTTOQUALIFICHE (POLIZIA EDILIZIA).
IL NOSTRO IMPEGNO QUOTIDIANO DI LOTTA E CONTENIMENTO DELLA CRIMINALITA’, IL RAGGIUNGIMENTO DI ALTI LIVELLI DI PROFESSIONALITA’, PROBABILMENTE OFFUSCA E DA FASTIDIO, MA RICHIEDE SACRIFICIO ANCHE IN TERMINI DI PERDITA DELLA VITA DA PARTE DEGLI OPERATORI E PERTANTO NON SIAMO PIU’ DISPOSTI A TOLLERARE DI ESSERE TRATTATI COME LA CENERENTOLA DELLE FORZE DELL’ORDINE.
E’ ORA CHE ISTITUZIONI E POLITICA SI ASSUMANO LE PROPRIE RESPONSABILITA’. LE LORO SCELTE SCELLERATE HANNO TERRIBILI RICADUTE SUI LAVORATORI E I CITTADINI, IN TERMINI DI SICUREZZA E VITE UMANE.
IL SULPL SI TROVERA’ DAL 20 GIUGNO PV E SEGUENTI A BARI CON UN PRESIDIO CHE VORRA’ EVIDENZIARE LE PROMESSE MANCATE DA PARTE DEL PRESIDENTE DI ANCI CON CHIAMATA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AFFINCHE’ CONOSCANO E FINALMENTE RICONOSCANO LA SITUAZIONE CHE ATTANAGLIA I LAVORATORI DELLA POLIZIA LOCALE ITALIANA DA TRENT’ANNI E CHE MAI SI E’ VOLUTO VERAMENTE RISOLVERE! SONO STATI INVITATI E CHIAMATI A DARE FINALMENTE RISPOSTE ALLA POLIZIA LOCALE ITALIANA IL MINISTERO DELL’INTERNO, DAL MINISTRO AI SOTTOSEGRETARI – PRESIDENTE DELLA PRIMA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DELLA CAMERA E DIVERSI ONOREVOLI CHE TRATTANO IL NOSTRO DDL.
IL SULPL NN MOLLA ANCHE SE COME SEMPRE E’ SOLO NONOSTANTE I DIVERSI TENTATIVI DI COINVOLGERE LE ALTRE OO.SS. E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA – TROPPI SONO GLI INTERESSI PERSONALI E DI POCHI A DISCAPITO DI QUELLI DELLA CATEGORIA.
CONTINUA LA LOTTA PER I RICONOSCIMENTI DEI DIRITTI, DELLE TUTELE, DELLE ASSICURAZIONI, DEL RIENTRO NEL CONTRATTO DI NATURA PUBBLICO, DI LAVORO USURANTE/GRAVOSO DI QUESTA CATEGORIA CHE, NONOSTANTE CONTINUI A VERSARE SANGUE PER QUESTA NAZIONE – SEMPRE PIU’ VITTIME DEL DOVERE NON RICONOSCIUTE -, IL MINISTERO DELL’INTERNO CONTINUA A NON VOLERE RICONOSCERCI COME FORZA DI POLIZIA AD ORDINAMENTO LOCALE LIMITANDO QUINDI ANCHE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO A DISCAPITO DELLA SICUREZZA DELLE NOSTRE COMUNITA’ CON UNA TENSIONE SOCIALE SEMPRE PIU’ ALTA E FENOMENI DI DEVIANZA SOCIALE ALLARMANTI. IL SULPL FA SEMPRE SEGUIRE ALLE PAROLE I FATTI E LE AZIONI. SARANNO PRESENTI TUTTE LE REALTA’ REGIONALI DEL SINDACATO – OGNUNO PUO’ VENIRE E PARLARE IN TRASMISSIONE IN DIRETTA SUI CANALI SOCIAL DEL SULPL A QUALSIASI ORA DURANTE IL PRESIDIO. VI ASPETTIAMO E CONTIAMO SULLA VOSTRA PARTECIPAZIONE. DIMOSTRIAMO CHE NEI FATTI SIAMO TANTE DIVISE, MA UN UNICO CUORE! E RICORDATE CHE NOI SIAMO LA POLIZIA LOCALE!